L'angoscia che si insinua in noi nell'intravedere la presenza del male «senta,» disse mr. Beresford «voglio scendere». «certamente» rispose l'autista. «alla prossima fermata». «ne ha appena saltata una » disse mr. Beresford. «non c'era nessuno ad aspettare» disse l'autista. «e comunque non me lo ha detto in tempo». Mr. Beresford attese. Dopo un minuto vide un'altra fermata e disse: «ecco». L'autobus non si fermò, ma oltrepassò il cartello senza rallentare. «mi denunci» disse l'autista. «insomma, stia a sentire» disse mr. Beresford, e l'autista gli lanciò un'occhiata; sembrava divertito. «mi denunci» ripeté. «il mio numero è qui, su questa tessera». «se salta anche la prossima fermata,» disse mr. Beresford «spacco il vetro della porta e chiamo aiuto». «con cosa pensa di spaccarlo? » domandò l'autista. «con la scatola di cioccolatini? ». Un giorno, a metà degli anni novanta, laurence jackson hyman, il figlio maggiore di shirley jackson, apre la porta di casa e - sorpresa - si trova davanti una scatola di cartone senza traccia di mittente. Dentro, immediatamente riconoscibili dai fogli di carta gialla e dai caratteri della sua roval, una messe di scritti inediti della madre, morta ormai da trent'anni. Da quell'imprevista cornucopia, e dalle successive ricerche nel suo fondo presso la biblioteca del congresso di washington, scaturirà nel 2015 un libro sorprendente, 'let me tell you', definito «un revival di 'ai confini della realtà'». I molti e appassionati lettori di shirley jackson - che amava dire di essere una strega - saranno così felici di trovare, nella scelta che qui offriamo, comicissimi sketch familiari, stranianti conferenze sull'arte dello scrivere, nonché alcuni dei racconti più inquietanti che «la maestra di stephen king» abbia mai scritto. E di provare di nuovo quell'arcano sentimento che proprio lei ci ha fatto conoscere così bene: l'angoscia che si insinua in noi nell'intravedere la presenza del male.