Due amanti si separano a parigi, all'inizio dell'ultima guerra. Anni dopo si ritrovano a stoccolma. La loro storia è cominciata in quella «terra di nessuno, dove l'uomo vive nella libertà e nel mistero». Poi quella vita segreta era stata a poco a poco messa in ombra dalla «seconda vita», la vita comune. E viene il momento di chiedersi: che cosa sussiste di quella storia? Giocando magistralmente sulla tastiera dei sentimenti, la berberova ha scritto un amaro, sottile apologo sull'amore e la libertà – e soprattutto su quella parte della nostra vita «di cui nessuno sa nulla» e sul come difenderla.
Sposata con il cugino camille, malaticcio e debole di carattere, la bella thérèse, giovane e avida di vita, si lascia sedurre da laurent, rozzo amico di famiglia dal temperamento sanguigno. Trascinati in un vortice di passione sempre più fosca, che li porterà fino al delitto, i due amanti sono condannati a non trovare pace. Definito da oscar wilde «il capolavoro dell'orrido», in realtà thérèse raquin (1867) è quasi un manifesto del naturalismo francese: costruito dall'autore come lo studio di un caso fisiologico e psicologico, analisi delle passioni di un temperamento nervoso e di uno collerico, resta scolpito nella mente del lettore per la sua audacia descrittiva, le sue atmosfere morbose e la precisione assoluta del congegno narrativo.
«un julien sorel all'epoca della crisi»: così venne presentato, alla sua comparsa nelle librerie francesi, il protagonista di questo romanzo. Come l'eroe di stendhal, jean-luc daguerne non ha che un desiderio: «afferrare il mondo a piene mani», diventare uno di quelli che gestiscono il potere e gli affari. Per riuscirci accetterà di essere umiliato, di mentire, di adulare, di fare il doppio gioco, e persino di tradire il suo unico vero amico. Finché scoprirà che il patto faustiano non è che una beffa: «il successo, quando è lontano, ha la bellezza del sogno, ma non appena si trasferisce su un piano di realtà appare sordido e meschino».
L'arte di faulkner fu grandissima non solo in vasti e dilaganti romanzi come luce d'agosto o assalonne, assalonne! , ma anche in certi racconti brevi e asciutti, di memorabile intensità. Storie di donne del profondo sud, oscillanti fra la nostalgia, la follia e il noir – ritratti in cui è incisa la cifra di uno scrittore di prodigiosa potenza. Questo libro ne raduna tre, una rosa per emily, miss zilphia gant e adolescenza, assumendo come titolo quello del più celebre di essi, che per molti è diventato il simbolo della narrativa di faulkner, ossessivamente legata all'evocazione di un mondo svanito, quale appare a uno sguardo solitario, celato dietro la scena: «di tanto in tanto la vedevamo a una delle finestre del pianterreno – aveva evidentemente chiuso il piano superiore della casa –, simile al busto scolpito di un idolo in una nicchia, che ci guardava oppure non ci guardava, era impossibile dirlo. Così passò da una generazione all'altra, amabile, ineluttabile, impervia, tranquilla e perversa».
Un giovane principe della guardia imperiale di nicola i improvvisamente lascia tutto per andare in cerca della santità. E ha inizio per lui un confronto avventuroso, travolgente, con un dio sconosciuto che abita dentro di lui e al tempo stesso in tutto l'universo. La lunga vita del principe-monaco si trasforma in una parabola teologica, nella quale ogni certezza viene via via distrutta e non rimane, alla fine, che un'immensa libertà, conquistata attraverso tempeste di orgoglio, dubbio, sensualità. È la più intensa, la più struggente tra le autobiografie ideali di lev tolstoj. La scrisse tra il 1890 e il 1898, al culmine della predicazione del suo personale cristianesimo, integralista, antiecclesiastico, prepotentemente eretico. E non la pubblicò: teneva per sé questo
La bella, giovane, ricca e intelligente emma woodhouse stringe amicizia con harriet smith, meno fortunata di lei, e tenta in ogni modo di trasformare l'amica in una donna di gran fascino, un essere a sua immagine. Nel frattempo non esita a intrecciare un flirt con un giovanotto, frank churchill. Alla fine emma riuscirà a imparare dai propri errori, divenendo più saggia ma senza perdere la sua incontenibile allegria. Il romanzo di jane austen è qui presentato in una nuova traduzione e con apparati introduttivi inediti e accompagnato da uno scritto di walter scott.
«non credo più alla vittoria. » «neanch'io. Ma non credo alla sconfitta. Anche se sarebbe meglio. » «a che cosa crede? » «al sonno. »guerra, amore e morte, temi fondamentali della narrativa di hemingway, si intrecciano in questo romanzo tra i più celebri e amati della letteratura di ogni tempo. Ispirato all'esperienza dello scrittore sul fronte italiano nella prima guerra mondiale, addio alle armi narra la diserzione di un giovane ufficiale americano durante la ritirata di caporetto e la sua indimenticabile storia d'amore con una crocerossina. La viva percezione sia dell'incanto sia dell'estrema precarietà dell'esistenza, insieme al sentimento di rivolta contro il sangue versato ingiustamente, dà voce a una vibrata condanna della disumanità della guerra.
Sin dalla sua prima pubblicazione, a firenze nel 1928, «l'amante di lady chatterley» è stato al centro di violente polemiche. Più volte sequestrato, ottenne il visto definitivo della censura del regno unito solo nel 1960. Che cosa contiene di tanto oltraggioso? Non fu certo la descrizione - peraltro molto dettagliata - degli amori di lady chatterley con il guardacaccia mellors ad attirare la disapprovazione dei benpensanti. Lady chatterley non è una paladina del libertinismo, è piuttosto il simbolo di un risveglio culturale e sociale, non solo dell'universo femminile, che pervade l'europa negli anni venti. La storia d'amore e la rivolta contro la società, contro le convenzioni imposte dalla posizione sociale e contro il potere maschile, diventano quindi un'unica forma di opposizione a tutto quanto leda il senso di libertà.
«di tempeste ne aveva incontrate, naturalmente. Era stato bagnato fino all'osso, sbattuto, travagliato. Ma non aveva mai intravisto la forza incommensurabile e la collera smodata, la collera che passa e si esaurisce senza mai placarsi - la collera e la furia del mare irritato. Egli sapeva che ciò esiste, come sappiamo che esiste il delitto e l'odio; ne aveva udito parlare come un pacifico cittadino sente di battaglie, carestie, inondazioni, senza che ne conosca il significato. Il capitano macwhirr aveva navigato sulla distesa degli oceani cosí come tanti uomini scivolano sugli anni dell'esistenza per scendere dolcemente in una placida tomba. » (dal libro)
Sposata con il cugino camille, malaticcio e debole di carattere, la bella thérèse, giovane e avida di vita, si lascia sedurre da laurent, rozzo amico di famiglia dal temperamento sanguigno. Trascinati in un vortice di passione sempre più fosca, che li porterà fino al delitto, i due amanti sono condannati a non trovare pace. Definito da oscar wilde «il capolavoro dell'orrido», in realtà thérèse raquin (1867) è quasi un manifesto del naturalismo francese: costruito dall'autore come lo studio di un caso fisiologico e psicologico, analisi delle passioni di un temperamento nervoso e di uno collerico, resta scolpito nella mente del lettore per la sua audacia descrittiva, le sue atmosfere morbose e la precisione assoluta del congegno narrativo.