Con una splendida prosa, capace di mantenere sempre alta la suspense, emma donoghue ci consegna un romanzo magistrale che parla di ignoranza, accanimento religioso e superstizioni dell'irlanda dell'ottocento. «un notevole romanzo storico, basato su fatti che possono essere realmente accaduti. Un'opera da cui è impossibile staccarsi. » - stephen king, new york times books review«nominato 'notable book of 2016'» - washington post«tra i 100 migliori romanzi del 2016» - kirkus reviewsirlanda, seconda metà dell'ottocento. L'infermiera lib wright, una veterana della guerra in crimea formatasi all'illustre scuola di florence nightingale, è appena giunta nelle irish midlands dall'inghilterra. A convocarla è stato un comitato capeggiato dal dottor mcbrearty, il medico della contea. Il caso sottopostole è quanto mai insolito: anna o'donnell, una bambina in perfetta salute, afferma di non toccare cibo dal giorno del suo undicesimo compleanno, quattro mesi prima. Un vero e proprio «prodigio vivente», che non manca di attirare stuoli di fedeli da tutto il mondo, impazienti di vedere con i propri occhi la bambina che sostiene di nutrirsi soltanto di manna dal cielo.
Nel corso di una rapina, un malvivente prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. L'uomo, raffaello beggiato, viene condannato all'ergastolo, mentre il suo complice riesce a fuggire. Il marito della donna assassinata e padre del bambino, stefano contin, non si dà pace. Per quindici anni vive con l'ossessione di quella che lui chiama
1946. Come un organismo vivente, la famiglia caskey si sviluppa e si trasforma. Alcuni affrontano la morte, altri accolgono la vita: tra riavvi¬cinamenti inattesi, rancori sordi e separazioni inevitabili le relazioni si evolvono. Ormai a capo della segheria e punto di riferimento del clan, miriam lavora instancabilmente per rendere i caskey sempre più ricchi. Una scoperta sorprendente e miracolosa – eccetto che per una persona – distribuirà la ricchezza anche in città. Ma sarà sufficiente questa improvvisa fortuna, ora che la natura reclama il suo debito?
Gli artigli del passato si allungano su roland e i suoi compagni, in una notte illuminata solo dal roseo bagliore della magica sfera «la saga della torre nera è la madre di tutte le mie storie, il grande contenitore della mia opera» - stephen kingroland di gilead e il suo ka-tet (eddie, susannah, jake e oy, uno strano animaletto parlante) sono intrappolati in una carrozza di blaine il mono, il treno teleguidato dalla stessa intelligenza malefica che ha sterminato la metropoli di lud. L'ultimo cavaliere si salva vincendo una sfida davvero particolare. Solo per ritrovarsi in un'america alternativa, spopolata da una misteriosa superinfluenza. In un mondo che «va avanti» sempre più rovinosamente, è infatti facile sconfinare in luoghi e tempi paralleli attraverso le sottilità, gli insidiosi passaggi per l'altrove via via più frequenti. Nello spiegare ai suoi compagni di avventura che cosa sia questo fenomeno, roland è costretto a rituffarsi nel proprio lontanissimo passato e, in una notte che pare senza fine, narra la tragica storia di susan delgado, del loro amore immortale e di una sfera magica che sembra scaturita da un'antica leggenda
Per raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di tamlin e del re di hybern, feyre dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo spirito di vendetta. Perché un solo passo falso potrebbe condurre alla rovina di tutto il suo mondo. La rabbia mi era cresciuta dentro come una creatura viva, con un cuore che batteva risuonandomi nella profondità del petto, cullandomi fino a farmi addormentare, per poi scuotermi al risveglio. Volevo vendetta, ma una vendetta repentina, a parte soddisfare la mia rabbia cocente, sarebbe stata inutile. Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di tamlin e del re di hybern che minacciano di mettere prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla corte di primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il re di hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.
Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un'oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l'ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Che cosa significhi capire gli animali moltissimi di noi lo hanno imparato dalle pagine di lorenz. Non solo perché lorenz è stato uno dei padri fondatori dell'etologia, ma perché lorenz ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un'affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell'«anello di re salomone».
Con il suo straordinario intreccio fra novità e tradizione 'myricae' costituisce uno snodo cruciale del tumultuoso passaggio tra otto e novecento. Viene qui riproposta in un'edizione commentata, che ne illumina la complessità tematica e la ricchezza linguistica. Da sempre amate per la capacità di dischiudere il valore più nascosto e profondo degli oggetti e delle esperienze quotidiane, le poesie della raccolta acquistano nuova luce grazie agli strumenti offerti nell'edizione curata da gianfranca lavezzi: una limpida introduzione che ripercorre genesi e significati dell'opera; un apparato di note puntuale nell'individuare fonti e peculiarità metriche e stilistiche e ricco di dati nuovi; un'appendice iconografica che, in forma di piccolo 'atlante botanico', guida il lettore tra i fiori sbocciati nelle poesie di 'myricae'.
«c'è una storia, scritta nei nostri geni, che si tramanda di generazione in generazione. Da madre a figlia, il buono e quel che buono non è. Non possiamo scegliere la nostra eredità. Non possiamo scegliere chi siamo. »«ashley audrain ha scritto un romanzo spietato, vorticoso, serrato, inquietante, in cui si muovono personaggi senza scampo» - silvia avallone, la letturaÈ la vigilia di natale e blythe è seduta in macchina a spiare la nuova vita di suo marito. Attraverso la finestra di una casa estranea osserva la scena di una famiglia perfetta, le candele accese, i gesti premurosi. E poi c'è violet, la sua enigmatica figlia, che dall'altra parte del vetro, a sua volta, la sta fissando immobile. Negli anni, blythe si era chiesta se fosse stata la sua stessa infanzia fatta di vuoti e solitudini a impedirle di essere una buona madre, o se invece qualcosa di incomprensibile e guasto si nascondesse dietro le durezze e lo sguardo ribelle di violet.
Londra, 1813. Simon arthur henry fitzranulph basset, nuovo duca di hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d'inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell'alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi. Anche la madre di daphne bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d'anni e che rischia di rimanere - dio non voglia! - zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del 'mercato matrimoniale', daphne e simon, vecchio amico di suo fratello anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento.
Una lotta tra vampiri, demoni e streghe si scatena a seguito del ritrovamento di un antico manoscritto da parte di diana bishop, una giovane studiosa di alchimia, discendente da una famosa famiglia di streghe. Dopo la morte in circostanze misteriose di entrambi i genitori, diana aveva scelto di bandire la magia dalla propria esistenza. Ma la sua vera natura non è facile da relegare nell'ombra. Ora il potere del manoscritto, rimasto celato per secoli, è più forte di ogni sua decisione e, nonostante tutti i suoi tentativi, non riesce a metterlo da parte. La prepotente attrazione per il misterioso testo, l'ashmole 782, che nasconde oscure verità, incantesimi e sortilegi, non colpisce solo lei. Molte creature ultraterrene che vivono a fianco degli umani sono interessate alla scoperta di diana e in particolare matthew clairmont, un vampiro eternamente giovane, professore di genetica. Il suo interesse per il manoscritto viene però presto superato da quello per la giovane strega. Diana e matthew intraprendono un viaggio per sviscerare i segreti nascosti nel libro, e quando tra loro nasce un amore, che leggi radicate nel tempo vogliono proibire, la minaccia di un conflitto tra umani e creature fantastiche è alle porte e potrebbe avere conseguenze fatali.