È ancora milano, questa volta quella fuori dalla prima cintura, la protagonista del romanzo di robecchi, una metropoli avvelenata dai tempi nuovi a cui tutti si adeguano, compresa flora de pisis e la sua tv spazzatura. «la cosa bella quando leggi un giallo ben congegnato, è che non te ne accorgi… le pagine scivolano rapide, leggere […]. E il mistero da risolvere può fare capolino in un angolo o prendere il centro della scena, non importa: è la storia tutta che procede e che ti porta con sé» - arianna bianchi, il sole 24 ore un piccolo buco nero alla tempia, le mani legate al volante, i pantaloni calati, così viene ritrovato filippo maria, uno studente modello, il figlio che tutti vorrebbero. Tutto lascia pensare a una esecuzione, anche se ci sono indizi discordanti e duemila euro nascosti in un libro nella stanza del ragazzo. Inizia l'indagine e le strade dei rudi e onesti sovrintendenti di polizia carella e ghezzi sono ancora una volta destinate a intersecarsi con quelle dei segugi dilettanti carlo monterossi - l'autore televisivo che ha abbandonato la trasmissione «crazy love» per eccesso di trash -, e l'amico oscar falcone, un investigatore privato un po' al limite che ha deciso di dare stabilità alla sua attività aprendo un vero e proprio ufficio. Sua collaboratrice e socia agatina cirielli, la poliziotta del team carella-ghezzi che non sopporta i tempi nuovi, quelli dove è sempre il poveraccio a prendere botte. La prima cliente di falcone è gloria grechi, trent'anni pieni di charme e un marito, alberto, svanito nel nulla; una che dovrebbe struggersi di dolore per l'uomo perduto e che vorrebbe ritrovato, vivo o morto, ma che pare serena. E il mistero non riguarda solo la scomparsa, perché la signora nasconde molti segreti e dice tante bugie. Per tenerla al riparo - da chi? Da cosa? - viene alloggiata a casa di carlo monterossi. La ricerca dell'uomo da parte di falcone e monterossi e la caccia all'assassino del ragazzo di carella e ghezzi si incrociano lungo le periferie milanesi, in villette anonime da segrate a corsico dove vanno e vengono furgoni che dietro lasciano una scia di banconote. È ancora milano, questa volta quella fuori dalla prima cintura, la protagonista del romanzo di robecchi, una metropoli avvelenata dai tempi nuovi a cui tutti si adeguano, compresa flora de pisis e la sua tv spazzatura.