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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)

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Libri in questa classifica: 300

Pagina 7 di 30

Posizione in classifica: 61

Ma La Vita è Una Battaglia
Lettere Di Libertà E Determinazione

Charlotte Brontë

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Ma La Vita è Una Battaglia<br>Lettere Di Libertà E Determinazione
Da una canonica persa nelle brughiere inglesi charlotte brontë combatte a suon di lettere una battaglia quieta e determinata per affermare le ragioni del proprio genio letterario e lo straordinario talento delle sue sorelle. I numerosi appassionati dell'autrice di 'jane eyre' troveranno in questo epistolario l'apprendistato di un'intelligenza, le peripezie di un cuore capientissimo e il percorso di una vita di formidabile consapevolezza e segreta intensità.
Punteggio: 945
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/11/2021

Posizione in classifica: 62

Parla, Mia Paura

Simona Vinci

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Parla, Mia Paura
Poche volte come in questo libro il dolore diventa carne viva e incandescente, racconto sincero di un'esperienza che nasce autobiografica e si fa subito universale. Simona vinci si immerge nella propria paura e cerca un linguaggio per confessarla. L'ansia, il panico, la depressione spesso restano muti: chi li vive si sente separato dagli altri e incapace di chiedere aiuto. Ma è solo accettando di «rifugiarsi nel mondo» e di condividere la propria esperienza che si sopravvive. La stanza protetta dell'analista e quella del chirurgo estetico, che restituisce dignità a un corpo di cui si ha vergogna, l'inquietudine della maternità, la rabbia della giovinezza, fino allo strappo iniziale da cui forse tutto ha avuto origine. Scavando dentro sé stessa, simona vinci ci dona uno specchio in cui rifletterci. Si affida alle parole perché «le parole non mi hanno mai tradita». Perché nella letteratura, quando la letteratura ha una voce cosí nitida e intensa, tutti noi possiamo trovare salvezza. Simona vinci ha vinto il premio campiello 2016 con la prima verità. È cominciata con la paura. Paura delle automobili. Paura dei treni. Paura delle luci troppo forti. Dei luoghi troppo affollati, di quelli troppo vuoti, di quelli troppo chiusi e di quelli troppo aperti. Paura dei cinema, dei supermercati, delle poste, delle banche. Paura degli sconosciuti, paura dello sguardo degli altri, di ogni altro, paura del contatto fisico, delle telefonate. Paura di corde, lacci, cinture, scale, pozzi, coltelli. Paura di stare con gli altri e paura di restare da sola. Nel posto in cui vivevo allora arrivava il richiamo lacerante dei piccoli rapaci notturni nascosti tra i rami degli alberi. Di notte, l'inferno indossava la maschera peggiore. Di notte, quando nelle case intorno si spegnevano tutte le luci, tutte le voci, quando sulla strada il fruscio delle automobili e dei camion si assottigliava.
Punteggio: 945
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 31/01/2024

Posizione in classifica: 63

Perché Essere Felice Quando Puoi Essere Normale? Con Segnalibro

Jeanette Winterson

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

Perché Essere Felice Quando Puoi Essere Normale? Con Segnalibro
Nell'autunno del 1975 la sedicenne jeanette winterson deve prendere una decisione: rimanere al 200 di water street assieme ai genitori adottivi o continuare a vedere la ragazza di cui è innamorata e vivere in una mini presa in prestito. Sceglie la seconda strada, perché tutto quello che vuole è essere felice. Tenta di spiegarlo alla madre, che però le chiede:
Punteggio: 945
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/11/2022

Posizione in classifica: 64

A Che Servono I Greci E I Romani?

Maurizio Bettini

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

A Che Servono I Greci E I Romani?
«se non leggeremo più l'eneide perderemo contatto non solo con il mondo romano, ma anche con ciò che è venuto dopo. Perdere virgilio significa perdere anche dante, e così via. Un cambiamento radicale di enciclopedia culturale somiglia infatti a un cambiamento di alfabeto. »sempre più spesso a chi si occupa di discipline umanistiche - e soprattutto classiche - viene chiesto: «a che cosa serve? » dietro questa domanda agisce una rete di metafore economiche usate per rappresentare la sfera della cultura («giacimenti culturali», «offerta formativa», «spendibilità dei saperi», «crediti», «debiti» e così via). A fronte di tanta pervasività di immagini tratte dal mercato, però, sta il fatto che la storia testimonia una visione ben diversa della creazione intellettuale. La civiltà infatti è prima di tutto una questione di pazienza: e anche la nostra si è sviluppata proprio in relazione al fatto che alla creazione culturale non si è chiesto immediatamente «a che cosa servisse». In particolare, è proprio lo studio dei greci e dei romani a meritare questa pazienza: soprattutto in italia, un paese la cui enciclopedia culturale è stata profondamente segnata dall'ininterrotta conoscenza dei classici. Se si vuole mantenere viva questa presenza, però, è indispensabile un vero e proprio cambiamento di paradigma nell'insegnamento delle materie classiche nelle nostre scuole.
Punteggio: 945
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/02/2024

Posizione in classifica: 65

Diario Di Una Scrittrice

Virginia Woolf

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

Diario Di Una Scrittrice
Nel 1941, dopo aver dato alla letteratura del novecento alcune delle sue opere più belle, virginia woolf si toglie la vita annegandosi nel fiume ouse. Nel 1958 leonard woolf decide di raccogliere in volume una selezione tratta dai diari della moglie, incentrata su tutto ciò che riguarda lo scrivere e la sua attività di romanziera e critica letteraria. Ne esce un testo affascinante e ricco di sfaccettature: nella sua quotidiana
Punteggio: 943
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/12/2022

Posizione in classifica: 66

Ma La Vita è Una Battaglia
Lettere Di Libertà E Determinazione

Charlotte Brontë

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Ma La Vita è Una Battaglia<br>Lettere Di Libertà E Determinazione
Da una canonica persa nelle brughiere inglesi charlotte brontë combatte a suon di lettere una battaglia quieta e determinata per affermare le ragioni del proprio genio letterario e lo straordinario talento delle sue sorelle. I numerosi appassionati dell'autrice di
Punteggio: 943
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/04/2024

Posizione in classifica: 67

Il Gioco Degli Occhi
Storia Di Una Vita (1931-1937)

Elias Canetti

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Il Gioco Degli Occhi<br>Storia Di Una Vita (1931-1937)
All'inizio di questo libro, il terzo della sua autobiografia, canetti ci appare circondato dai relitti fumanti del rogo in cui sono stati distrutti i libri di kien, il protagonista di
Punteggio: 943
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/08/2023

Posizione in classifica: 68

Il Frutto Del Fuoco
Storia Di Una Vita (1921-1931)

Elias Canetti

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Il Frutto Del Fuoco<br>Storia Di Una Vita (1921-1931)
Questa seconda parte dell'autobiografia di elias canetti si apre subito dopo la «cacciata dal paradiso» di zurigo, che chiudeva 'la lingua salvata'. Ora siamo a francoforte, nel 1921, e il giovane elias comincia a intravedere intorno a sé un nuovo mondo, formicolante di figure che cercano di sopravvivere fra «inflazione e impotenza». «era finita per sempre l'epoca in cui l'ignoto si riversava in me, senza incontrare ostacoli». Dalla ricettività totale dei primi anni si passa ora a uno scontro con tutto e con tutti, che permette a canetti di saggiare se stesso, di scoprirsi nella sua irriducibile peculiarità. Se a quest'ultima si può dare un nome, sarà quello della rivolta contro la morte, una rivolta «senza fine». La giovinezza di canetti è un'iniziazione a questa scoperta, vissuta facendo appello a tutte le potenze arcaiche, che lo hanno sempre assistito. Nell'ombra, il modello mitologico è gilgamesh, che traversa le acque della morte per trovare la vita eterna. Ed è lo scandalo di tutto ciò che scompare a mantenere intatta in canetti un'immensa forza del ricordo. L'intensità che vibra in ciascuna delle numerose figure che appaiono in queste pagine presuppone tale sottinteso. Ciascuna vuole incidersi nella memoria e nella prosa con segno indelebile. Saranno gli ospiti patetici della pensione charlotte di francoforte e gli intellettuali frenetici di berlino; saranno gli ascoltatori di karl kraus e i manifestanti che incendiano a vienna il palazzo di giustizia; saranno l'amata veza e la deliziosa ibby; sarà la madre, che i lettori de la lingua salvata conoscono bene e che ora, assillata dalla gelosia per il figlio, lo costringe a una inarrestabile commedia, dove donne «inventate» servono a coprire donne vere e proibite; saranno infine karl kraus stesso e brecht, grosz, babel', che canetti conosce a berlino. Tutte le loro voci sono qui salvate. E, intrecciata per sempre alla loro, riconosciamo qui la voce di canetti stesso. Appartengono a questi anni le esperienze che saranno decisive per la sua opera di scrittore: la visione aristofanesca, che sembra offrire «l'unica possibilità di tener unito ciò che si frantumava in mille schegge»; la fascinazione ossessiva per kraus; la massa, questo enigma incombente come mai prima sul nostro tempo, a cui canetti dedicherà decenni di riflessione; infine il disegnarsi di una «comédie humaine dei folli», di cui rimane, quale unico, grandioso frammento il romanzo 'auto da fé'. Inseguito dalle voci, canetti non si cura di darci un quadro dell'epoca: ma l'aria di francoforte, di vienna e di berlino in quegli anni circola in queste pagine come una presenza palpabile. In toni opposti, e stridenti fra loro, le città ci parlano di un periodo in cui «ciò che si abbatteva sugli uomini era più che un grande disordine, erano come tante esplosioni quotidiane». Ovunque, canetti incontra varianti di uno stesso sfondo: il caos, perpetua minaccia e prezioso nutrimento. I suoi bagliori sono quelli del «fuoco», di cui questo libro - come già 'auto da fé' e ogni grande libro - è il «frutto».
Punteggio: 943
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/04/2023

Posizione in classifica: 69

L' Altra Verità
Diario Di Una Diversa

Alda Merini

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

L" Altra Verità<br>Diario Di Una Diversa
Un alternarsi di orrore e solitudine, di incapacità di comprendere e di essere compresi, in una narrazione che nonostante tutto è un inno alla vita e alla forza del 'sentire'. Alda merini ripercorre il suo ricovero decennale in manicomio: il racconto della vita nella clinica psichiatrica, tra elettroshock e autentiche torture, libera lo sguardo della poetessa su questo inferno, come un'onda che alterna la lucidità all'incanto. Un diario senza traccia di sentimentalismo o di facili condanne, in cui emerge lo 'sperdimento', ma anche la sicurezza di sé e delle proprie emozioni in una sorta di innocenza primaria che tutto osserva e trasforma, senza mai disconoscere la malattia, o la fatica del non sentire i ritmi e i bisogni altrui, in una riflessione che si fa poesia, negli interrogativi e nei dubbi che divengono rime a lacerare il torpore, l'abitudine, l'indifferenza e la paura del mondo che c'è 'fuori'.
Punteggio: 941
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/06/2020

Posizione in classifica: 70

Parla, Ricordo

Vladimir Nabokov

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

Parla, Ricordo
Con la 'particolare nitidezza' di qualcosa che si vede dall'altro capo di un telescopio, minuscolo ma provvisto dello smalto allucinatorio di una decalcomania, nabokov ha lasciato affiorare dalle pagine di questo libro la sua fanciullezza nella 'russia leggendaria' precedente alla rivoluzione, troppo perfetta e troppo felice per non essere condannata a un dileguamento istantaneo e totale, sospingendo poi il ricordo fino all'apparizione dello 'splendido fumaiolo' della nave che lo avrebbe condotto in america nel 1940. 'il dettaglio è sempre benvenuto': questa regola aurea dell'arte di nabokov forse mai fu applicata da lui stesso con altrettanta determinazione come in 'parla, ricordo'. Qui l'ebbrezza dei dettagli che scintillano in una prosa furiosamente cesellata diventa il mezzo più sicuro, se non l'unico, per salvare una moltitudine di istanti e di profili altrimenti destinati a essere inghiottiti nel silenzio, fissandoli in parole che si offrono come 'miniature traslucide, tascabili paesi delle meraviglie, piccoli mondi perfetti di smorzate sfumature luminescenti'. Compiuta l'operazione da stagionato prestigiatore itinerante, nabokov riarrotola il suo 'tappeto magico, dopo l'uso, così da sovrapporre l'una all'altra parti diverse del disegno'. E aggiunge: 'e che i visitatori inciampino pure'. Cosa che ogni lettore farà.
Punteggio: 937
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/05/2023

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