Da dove nasce la magia di harry potter? Quali sono i modelli per l'ordine della fenice? Dove crescono le mandragole più ripugnanti? Le pozioni di piton funzionano davvero? E poi cosa rende harry un eroe universale? E perché voldemort ha impresso il marchio nero sui mangiamorte? Qual è il trucco preferito dei folletti della cornovaglia? E se silente è cosi potente perché non affronta voldemort? A queste e ad altre numerose domande risponde questa guida ai magici mondi di harry potter: dalle sorprendenti origini delle creature magiche agli indizi per capire i significati segreti che si celano nei nomi, dalle storie dei maghi realmente esistiti all'affascinante mondo incantato creato da j. K . Rowling.
18 aprile 1945. Giacomo, internato militare italiano numero 03121, fugge in auto con il compagno rino dal lager di berlino. Tratto da una storia vera, il racconto di un viaggio avvincente che attraversa un'europa martoriata dalla guerra mentre si avvicina la caduta del nazismo.
Premio strega 1951. Scritto nel 1940, questo racconto, ora riproposto da solo, venne pubblicato solo nel 1949, nel volume dal titolo omonimo che comprendeva 'il diavolo sulle colline' e 'tra donne sole'. È la storia di ginia e, più in generale, della scoperta della vita da parte di un'adolescente. Dall'ambiente operaio al quale appartiene, ginia entra in contatto con alcuni esponenti di una bohème pseudo-artistica e intellettuale: studenti, eccentrici perdigiorno e pittori dilettanti, che si incontrano nei caffè e abitano nelle soffitte. La ragazza si innamora di guido, un pittore di origine contadina e, dopo aver vinto le resistenze interiori e i rimorsi residui, si lascia alla fine sedurre. È l'inizio della sua dolorosa maturazione come donna.
In un'america futuribile, dove l'economia capitalistica è saltata e il governo ha demandato a privati i suoi poteri, 'snow crash' è un virus informatico capace d'intaccare anche il cervello degli hacker. Uno di questi è hiro protagonist, che è anche spadaccino ed ex fattorino-lampo di pizze. Oltre a hiro, indagano sul virus la sua ragazza, un bizzarro reverendo, un bibliotecario, un capo mercenario, un capomafia. Ma il vero protagonista è il metaverso, rete mondiale in fibra ottica attraverso la quale la diffusione del virus sarà rapidissima. Il xxi secolo nella fantasia bizzarra, ma anche profetica, di un tecno-giallo dell'informazione.
Charley benetto adorava suo padre e non è mai riuscito a tollerarne l'abbandono; a undici anni ha dovuto imparare a fidarsi di sua madre, una donna dolce e coraggiosa, che nonostante la rabbia del figlio è riuscita a crescerlo da sola. Ora, da adulto, charley si macera solitario nel dolore e nell'alcol. Un giorno torna nella cittadina dove è nato. Ha scelto il luogo dei suoi dolorosi ricordi per farla finita. Disperato, entra nella sua vecchia casa e non riesce a credere ai suoi occhi quando in cucina, come se nulla fosse, la madre, morta otto anni prima, lo accoglie con tutto il suo amore più forte del tempo.
La protagonista, juliette, è una giornalista trentenne che vive e lavora a parigi con la sorellina alice e il figlio aurélien. Quando si rende conto che la sua vita professionale e sentimentale sta andando a rotoli, prende una decisione coraggiosa: mollare tutto per andare a vivere in campagna. Ma che fare, una volta trasferiti al sud? Con un'amica d'infanzia, sarah, ha un'idea semplice e geniale: aprire un'agenzia che sotto l'insegna 'cambiare tutto' offre consigli, aiuto e supporto logistico a chi vuole abbandonare la metropoli e trovare un ritmo di vita più sano. Per juliette comincia così una nuova fase dell'esistenza, popolata di nuovi amici, di nuovi amori, ma anche di vicini diffidenti o addirittura ostili, in un crescendo di avventure.
I ricordi della ritirata di russia scritti in un lager tedesco dall'alpino rigoni stern nell'inverno del 1944, pubblicati da einaudi nel 1953 sotto il titolo il sergente nella neve e da allora long-seller per il candore e la forza con cui viene rappresentata la lotta dell'uomo per conservare la propria umanità. Un sogno di pace rivisitato nel 1973, quasi trent'anni dopo, in ritorno sul don, un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, senza rancori e senza voglie di rivalse, come atto d'amore e di riappacificazione con gli uomini e con la storia.
'il borgomastro di furnes è un romanzo mirabile, che riassume la visione di simenon. Il mondo è furnes: questa misurazione, questa ripetizione, questo odio, questa apparente trasparenza, questa foltissima nebbia. Nessuna fuga è possibile. Il borgomastro intravede un barlume di libertà e di leggerezza: per un momento è abbacinato: vorrebbe fuggire; ma alla fine comprende che non potrà mai violare la sua fedeltà verso i vivi e i morti, e lentamente rientra tra le invalicabili mura, dove, come tutti noi, abita prigioniero da sempre. ' (pietro citati)
'buon giorno', disse la volpe. 'buon giorno', rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno. 'sono qui', disse la voce, 'sotto il melo. ' 'chi sei? ' domandò il piccolo principe, 'sei molto carino. ' 'sono una volpe', disse la volpe. 'vieni a giocare con me', le propose il piccolo principe, 'sono così triste. ' . Età di lettura: da 8 anni.
Così rispondeva l'autore a chi, al momento della pubblicazione, gli chiedeva se la ciudad y los perros - bruciato in piazza dai militari, considerato dalla critica il migliore tra i suoi romanzi, - fosse un romanzo 'sulla violenza'. E la violenza - fisica e non - fa da sfondo al microcosmo del collegio leoncio prado di lima dove avviene l'educazione del protagonista-alter ego dell'autore. Un collegio retto da militari secondo una disciplina militare in cui confluiscono sia i figli delle classi inferiori ammessi per merito sia quelli delle classi alte mandati lí dalle famiglie nella speranza di domarli, e dove la sopraffazione, la forza bruta, il dispotismo sono le leggi della convivenza, a dispetto di regolamenti e norme. 'ero un bambino viziatissimo, presuntuosissimo, cresciuto, faccio per dire, come una bambina. Mio padre pensava che il leoncio prado avrebbe fatto di me un uomo, - ricorda vargas llosa, - ma per me fu come scoprire l'inferno'.