L'inverno milanese è freddo e nebbioso, e le luci dei lampioni non bastano a rischiarare le strade di periferia dove un maniaco sessuale attende nell'oscurità le sue vittime armato di un coltello. Donne sole, che prese alla sprovvista vengono violentate e poi abbandonate alla loro disperazione. In quegli stessi giorni, in un bel giardino del centro, viene trovato il corpo di un giovane ucciso da un colpo di pistola. C'è qualche legame tra i casi di stupro e l'omicidio? E perché mai proprio l'ispettore lucchesi, della sezione furti e rapine del commissariato di piazza san sepolcro, si trova coinvolto nelle indagini? Perché andrea lucchesi, due procedimenti disciplinari e due penali alle spalle, appena trasferito nella sede centrale da via fatebenefratelli per colpa del suo pessimo carattere, è uno dei migliori elementi che la polizia milanese abbia mai avuto. Perché lucchesi, arrabbiato col mondo, ma soprattutto col colore della sua pelle nera ereditata dalla madre eritrea, solitario, troppo affezionato al fumo e all'alcol, scontroso, è un uomo che, pur con le sue debolezze, non sa scendere a compromessi e per difendere il suo ideale di giustizia non guarda in faccia nessuno. Nemmeno se deve giocarsi la carriera o, peggio, la vita.
Quando simon johnson viene aggredito all'interno del suo squallido appartamento di los angeles, la scelta è una e una soltanto: difendersi o morire. Ma nel momento stesso in cui, dopo averlo colpito, il fascio di luce della torcia illumina il viso dell'aggressore, simon realizza due cose: primo, di averlo fatto fuori; secondo, l'uomo che giace ai suoi piedi gli assomiglia come una goccia d'acqua. Inizia così a prendere forma nella sua mente un piano diabolico: per scoprire il motivo del tentato omicidio, johnson assumerà l'identità del suo 'doppio', un professore di matematica che conduceva la più ordinaria delle esistenze e che ora è un cadavere immerso in acqua e ghiaccio nella vasca da bagno. Così facendo simon comincerà a vivere la vita dell'altro. Ma a un certo punto il ghiaccio inizia a sciogliersi, strani messaggi appaiono sui muri e una misteriosa cadillac nera pedina simon. Realtà e allucinazione si confondono, disegnando la geometria di un labirinto in cui il protagonista si perde: chi ha scoperto il suo gioco? Ce forse qualcuno che muove le fila e che sta tentando di farlo impazzire?
Londra, xvii secolo. Il poeta è seduto alla scrivania. Dopo una ricerca durata anni, è riuscito a trovare le sette pagine mancanti. E ha visto la profezia. Poi sul mondo è calato un sipario nero: come colui che l'ha preceduto - come tutti coloro che l'hanno preceduto -, john milton è diventato cieco. Ora, però, deve portare a termine un ultimo compito. Il più difficile. Perché lui è stato scelto per difendere l'umanità dalle forze del male. Perché lui è un custode. San paolo, brasile, oggi. All'inizio sembra un tragico incidente: dopo un concerto, una giovane popstar muore nel suo camerino a causa di un incendio. Ma subito emergono dettagli inquietanti e uno scenario pressoché 'impossibile': sebbene il cadavere sia completamente carbonizzato, il resto della stanza non è stato toccato dal fuoco. L'agente speciale bernadette callahan è abituata a occuparsi di crimini all'apparenza irrisolvibili, eppure neanche lei si è mai trovata di fronte a un caso tanto enigmatico. Gli unici indizi, infatti, sono un piccolo simbolo satanico impresso sul pavimento e un medaglione antico, raffigurante san cristoforo. Affiancata dal tormentato professor sebastian lalaurie, esperto di letteratura religiosa e di occultismo, bernadette viene coinvolta in un'indagine che la condurrà lungo una strada impervia. Una strada costellata di riferimenti a un segreto nascosto nel manoscritto originale del paradiso perduto di milton: il segreto dei custodi e delle sette pagine perdute della bibbia del diavolo.
Una valle prealpina, aprile 1945: guido, quindicenne, e sua madre sono rifugiati a villa alta, sotto l'imponente maniero della dogana del vento. Lì, al rugginoso cancello di villa alta, si presenta pjotr, di poco più vecchio di lui. È un cosacco. Tra le tante vicende drammatiche che si incrociarono negli anni del secondo conflitto mondiale, poco nota ancora oggi è quella dei circa ventimila cosacchi che, fieramente antibolscevichi, combatterono volontari accanto ai tedeschi e agli italiani. All'approssimarsi della fine del conflitto, i cosacchi cercarono un accordo con i vincitori ma furono rimpatriati e, condannati per tradimento, finirono davanti ai plotoni d'esecuzione o nei gulag siberiani. Con la fine delle ostilità guido perde le tracce di pjotr, ed è tormentato dal sospetto che, insieme ai suoi, abbia fatto una fine crudele. Passano gli anni, quando d'improvviso una strana coincidenza riaccende in guido il desiderio di conoscere la vera sorte dell'amico perduto: di una giovane promessa del calcio italiano i giornali scrivono che è figlio di un cosacco fuggiasco. Guido si mette sulle tracce di erminia, la donna che anni prima ha amato un cosacco al punto da concepire un figlio con lui. Il rapporto che stabilisce con lei è alimentato dal legame di entrambi con quel cosacco di cui si sono perse le tracce. E proprio facendo i conti con il passato guido ed erminia potranno aprirsi a un futuro carico di sorprese.
L'inverno milanese è freddo e nebbioso, e le luci dei lampioni non bastano a rischiarare le strade di periferia dove un maniaco sessuale attende nell'oscurità le sue vittime armato di un coltello. Donne sole, che prese alla sprovvista vengono violentate e poi abbandonate alla loro disperazione. In quegli stessi giorni, in un bel giardino del centro, viene trovato il corpo di un giovane ucciso da un colpo di pistola. C'è qualche legame tra i casi di stupro e l'omicidio? E perché mai proprio l'ispettore lucchesi, della sezione furti e rapine del commissariato di piazza san sepolcro, si trova coinvolto nelle indagini? Perché andrea lucchesi, due procedimenti disciplinari e due penali alle spalle, appena trasferito nella sede centrale da via fatebenefratelli per colpa del suo pessimo carattere, è uno dei migliori elementi che la polizia milanese abbia mai avuto. Perché lucchesi, arrabbiato col mondo, ma soprattutto col colore della sua pelle nera ereditata dalla madre eritrea, solitario, troppo affezionato al fumo e all'alcol, scontroso, è un uomo che, pur con le sue debolezze, non sa scendere a compromessi e per difendere il suo ideale di giustizia non guarda in faccia nessuno. Nemmeno se deve giocarsi la carriera o, peggio, la vita.
Sono tutte qui le donne raccontate da dacia maraini, in questo piccolo libro importante. Sono qui a mostrarci qualcosa di intimo, qualcosa di necessario e doloroso. Le donne di dacia sono forti, hanno lottato, a volte hanno perso ma non si sono mai arrese. Le protagoniste de
'milioni di persone senza difese nella morsa di due fazioni senza pietà, i partigiani e i fascisti. Nella fase conclusiva del secondo conflitto mondiale, tanti italiani si trovarono scaraventati dentro l'inferno della guerra civile. E scoprirono che non esisteva differenza fra le parti che si scannavano. I partigiani e i fascisti si muovevano nello stesso modo. Alimentando una tempesta di orrori, rappresaglie, esecuzioni, torture, stupri, devastazioni. 'la guerra sporca' descrive il lato oscuro degli anni fra il 1943 e il 1945. Ho voluto narrarlo sfidando quanti strilleranno che il virus del revisionismo mi ha dato alla testa. Eppure che partigiani e fascisti si assomigliassero era una certezza già presente nei racconti di chi aveva vissuto da spettatore inerme un massacro mai visto in casa nostra. Ma questa realtà doveva restare nascosta. La resistenza era diventata una religione intoccabile. Anche parlare di guerra civile era proibito. Nessuno accettava il giudizio di uno scrittore schierato contro il fascismo in spagna: 'la guerra civile è una malattia, si finisce per combattere contro se stessi'. È accaduto anche da noi. ' (giampaolo pansa)
Due uomini e due donne, professionisti di successo e amici da sempre, partono da milano insieme a un agente immobiliare per visitare alcune case di campagna che intendono acquistare e ristrutturare in italia centrale. Quasi arrivati a destinazione, si perdono lungo strade sterrate tra colline coperte di boschi e la macchina su cui viaggiano cade in un fosso. I telefoni cellulari non hanno copertura, sta calando la notte e comincia a piovere. Adottando un punto di vista fluttuante che, di volta in volta, si sposta impercettibilmente da uno all'altro dei cinque personaggi, de carlo costruisce un romanzo a più voci in cui racconta delle nostre aspirazioni e contraddizioni, dei rapporti d'amicizia e d'amore, delle paure, delle manie, dei sogni nascosti.
Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con simon, un vero e proprio nido d'amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, juliet scopre che simon l'ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d'improvviso è ostile. Niente pare esserle d'aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, juliet s'imbatte nei vecchi libri della dolce nonna violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l'ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c'è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l'ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni sessanta, juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l'esistenza. Il passato sembra riaffiorare e portare con sé un alone di mistero. E se riviverlo fosse l'unico modo per ritrovare se stessa e lasciarsi andare a un nuovo amore?
Rampollo di nobile famiglia, ricco, colto, affascinante e amante delle cose belle e raffinate, philippe è paralizzato dal collo in giù a seguito di un incidente di parapendio. Non è la prima tremenda prova a cui la vita lo ha sottoposto: ha perso da poco la sua splendida e amatissima moglie, affetta da una rara forma tumorale. Philippe combatte coraggiosamente e ostinatamente con il proprio corpo, con il ricordo straziante di lei e con l'idea di essere un uomo inutile, finito, e per farlo usa tutti gli strumenti possibili, dall'impegno sociale all'attaccamento ai piaceri della vita. In questa sua battaglia ha un'arma speciale: il suo badante, un immigrato algerino appena uscito di galera, che entra un giorno nella sua vita 'ingessata' con l'energia di un tornado e diventa immediatamente il suo 'diavolo custode'. Il loro rapporto di dipendenza reciproca e lo scontro ravvicinatissimo e spesso spericolato tra le loro culture si trasforma presto in un legame solido e nello stesso tempo turbolento, punteggiato da episodi irresistibilmente comici e autenticamente commoventi. Regalando a entrambi, e a chi legge questo libro, una dimensione nuova della gioia, della speranza e dell'amicizia. Questa storia vera è diventata un film, 'quasi amici'.