Inizi del cinquecento, un gruppo di ebrei in fuga cerca rifugio a venezia. A condurli è moses conegliano, uomo saggio e carismatico, riflessivo e insieme votato all'ottimismo, pronto a fare da guida e consigliere, a consolare e spronare. La città che li accoglie è spregiudicata e tollerante, spensierata, cinica e mondana. Ma nel clima delle lotte di religione anche la repubblica serenissima deve prendere posizione e i patrizi veneziani decidono l'istituzione del ghetto. Il dramma della storia si intreccia così indissolubilmente alla vita di moses e della sua famiglia. Con lo sguardo lucido dello storico e la voce appassionata del romanziere, riccardo calimani ricostruisce un mondo fatto di agguati e tradimenti, raffinate attività commerciali e disinvolte alleanze. Un mondo che crede in un sentimento più forte di qualsiasi paura e compromesso: la fiducia nella libertà e nella speranza del futuro.
Nella persia del 1800 tahirih qurratu'l-ayn è diversa da tutte: nata in una famiglia benestante, è cresciuta 'come un uomo', libera di studiare e imparare. Bellissima, sensibile e curiosa, scrive poesie e discute di politica, proclama la dignità delle donne. La sua fama di poetessa e ribelle ('strega e puttana' per chi ne ha paura) è ormai diffusa in tutto il paese quando, accusata di omicidio, fugge, tenendo in scacco la polizia dello shah come se potesse prevederne le mosse. E quando infine viene catturata - dopo aver osato, nell'attimo che la consegna alla storia, togliersi il velo in pubblico - il suo fascino e la sua saggezza confondono i persecutori, scatenando l'amore dello shah e l'ira funesta di sua madre.
Roberta è una giovane libraia in piena crisi esistenziale e coniugale. Ha due figli e un marito, oscar, sposato contro il parere di tutti, e che ora le appare incapace di rispondere ai suoi bisogni e di assumersi fino in fondo le responsabilità di una famiglia. Una dolorosa consapevolezza che la induce a ripercorrere il passato e a scoprire le radici del suo disagio che risale all'infanzia, trascorsa negli affetti avvolgenti della famiglia paterna, dove la madre malvina brillava per l'assenza. Femminista convinta nel turbolento periodo del sessantotto, malvina aveva scelto di vivere a modo suo e di affidare la figlia al compagno, che di fatto l'ha cresciuta. Da questa mancanza nascono, nel tempo, drammi, malintesi, conflitti irrisolti e anche scabrosi segreti. Ed è solo dissipando queste ombre che roberta riuscirà a superare la crisi e a riconciliarsi con se stessa. Una storia di legami profondi e passioni intense in cui sveva casati modignani, attraverso il sofferto confronto fra due generazioni di donne, racconta come eravamo e come siamo.
Andrea camilleri è a siracusa quando qualcuno gli infila in tasca un biglietto con un numero di telefono, che dovrà chiamare da una cabina pubblica. L'andrea camilleri scrittore di romanzi gialli non può sottrarsi al richiamo dell'indagine, e resta coinvolto in una serie di misteri via via più fitti e inquietanti. Misteri che lo conducono a un casale sperso nella campagna, dove gli verrà mostrato un documento incredibile, scritto di proprio pugno da un artista di quattro secoli prima. Un artista grandissimo e maledetto: michelangelo merisi, il caravaggio. Le note brevi, secche, disarticolate e visionarie di questo diario costituiscono una sorta di anomalo noir, fitto di ombre e di allucinazione, sul periodo trascorso da caravaggio a malta e in sicilia nell'estate del 1607.
L'autobiografia di günter grass si apre nel 1939, con lo scoppio della guerra, nella quale risulta immediatamente coinvolta danzica, la città natale dello scrittore e il centro nevralgico dell'opera che gli diede la fama, 'il tamburo di latta'. E proprio con la stesura e la pubblicazione del grande romanzo negli anni cinquanta, il libro si chiude. L'attenzione della stampa internazionale si è soprattutto concentrata sulle pagine in cui grass confessa di essere stato nelle waffen-ss: presentatosi volontario a quindici anni per servire nei sottomarini, viene, due anni dopo, arruolato in un battaglione delle ss appena costituito. La sua presenza sul fronte orientale dura poche settimane: sopravvive ad alcune operazioni di guerra e finisce prigioniero degli americani. Ciò che fa scandalo non è il suo arruolamento, ma il successivo silenzio e il ruolo di censore intellettuale e morale assunto dall'autore negli ultimi sessant'anni. Al centro della seconda parte dell'autobiografia c'è la germania del dopoguerra, con grass che per un anno e mezzo non sa se i famigliari siano ancora vivi. Nonostante tutto, l'autore riesce a descrivere la vita del campo di prigionia americano con pagine esilaranti. Ritrovata la famiglia decide di diventare scultore, ma presto iniziano i contatti con il mondo letterario (benn e il gruppo 47) e, come dal nulla, preceduto solo da qualche racconto, pubblica il primo grande romanzo, 'il tamburo di latta'.
L'ultimo libro della bibbia? La pocalisse. Tiepolo? Il fratello di mammolo. Vasco de gama? Circoncise l'africa. E l'infinito di leopardi? Leopardare. Benvenuti nella scuola italiana, che in dieci anni nelle superiori ha promosso nove milioni di alunni (tanti quanti la popolazione della svezia) con lacune gravissime, che porta in quinta elementare un bambino su due con problemi di lettura e manda all'università giovani convinti che il perù sia un biscotto al cioccolato. Benvenuti in questa scuola che cade a pezzi (20. 000 edifici a rischio su 42. 000, 240 alunni feriti ogni giorno), che si fa soffocare a volte dall'ideologia, a volte dalla pignoleria, e quasi sempre dalla burocrazia (2 circolari da leggere in media per ogni giorno di lezione). Mario giordano ci accompagna in un viaggio, dai risvolti sorprendenti, dentro un disastro che non possiamo più sopportare, ma anche dentro quel 'miracolo che si ripete ogni giorno', grazie al quale la scuola 'resta in piedi, nonostante tutto, contro tutto': insegnanti che, con passione e tenacia, resistono in trincea e non hanno alcuna intenzione di arrendersi; istituti d'eccellenza e studenti brillanti, che trionfano alle olimpiadi di matematica e ai certamen di latino. Con la speranza che, di qui, possa iniziare un futuro diverso. Perché un'italia migliore può nascere solo da una scuola migliore.
Appena arrivato da londra nella piccola cittadina di tundrum, irlanda del nord, per ricoprire il suo primo posto come bibliotecario, il giovane israel armstrong scopre che in effetti il suo posto non c'è, né la biblioteca, né i libri. E questo non è che l'inizio dei suoi guai. Nel giro di poche ore infatti perde vestiti, soldi, carte di credito, e forse anche fidanzata, s'imbatte in una serie di personaggi con i quali immancabilmente entra in conflitto, viene alloggiato niente meno che nella stia dei polli di una fattoria e si ritrova incastrato al volante di un vecchio furgone arrugginito che funge da biblioteca semovente, ma senza scaffali. Peccato però che i libri continuino a mancare: 15. 000 volumi, per lìesattezza, scomparsi. Chi mai li avrà rubati? E perché? Ma soprattutto, ci sarà in quell'angolo di mondo dimenticato da dio un posto decente dove poter bere un cappuccino decente e leggersi il giornale? Israel vuole delle risposte.
Le parole di franco battiato, nelle sue canzoni come in questo libro, hanno il raro pregio di trasportare la mente lontano dai luoghi ordinari, trascinarla in voli imprevedibili e ascese velocissime attraverso mondi esotici ed esoterici.
Le parole di franco battiato, nelle sue canzoni come in questo libro, hanno il raro pregio di trasportare la mente lontano dai luoghi ordinari, trascinarla in voli imprevedibili e ascese velocissime attraverso mondi esotici ed esoterici. 'battiato - io chi sono? ' è un distillato del suo pensiero, un'immersione nell'universo filosofico e spirituale che fa da matrice alle sue canzoni (e ogni volta scoprire l'origine di un verso amato è una vertigine, una piccola illuminazione). Pagina dopo pagina, si incontrano storie e geografie straordinarie, lama tibetani e maestri sufi, passi dei veda e del mahabharata, insegnamenti del buddismo e della teosofia. Si discute di musica e di meditazione, di morte e di rinascita, di estasi mistiche e viaggi psichedelici, dei modi per resistere alla 'cloaca' del mondo contemporaneo. Daniele bossari, appassionato come un fan e competente come un esperto, interroga battiato nello stesso modo in cui un allievo farebbe col suo guru, spinto da quel proverbio giapponese per cui 'chiedere è vergogna di un momento, non chiedere è vergogna di una vita'.
L'eco dell'inferno assedia la mente di marie parks, profiler dell'fbi: le inquietanti esperienze vissute durante l'ultima indagine - la più difficile della sua vita, la prima a toccare il nucleo pulsante delle sue angosce hanno infranto ogni speranza di normalità, lasciandola in balia di ricordi che le consumano l'anima e il corpo. E di una visione ossessiva, incancellabile: una bambina, sperduta in mezzo a una folla sgomenta, che sembra invocare il suo aiuto. Mentre marie si chiude nella disperazione, nel mondo si aprono nuove ferite: una serie di decessi, causati da un'inspiegabile accelerazione del processo d'invecchiamento, sembra preludere a una spaventosa epidemia. Poi un uragano devasta la costa meridionale degli stati uniti, gettando nel caos altri innocenti. E, a unire le due sciagure, la presenza di alcuni individui vestiti di nero, che stavano accanto alle vittime pochi istanti prima della loro morte e che adesso si aggirano tra case distrutte ed esistenze spezzate. D'un tratto, marie capisce: la sua visione è la chiave di tutto e quella bambina smarrita incarna la paura che sta divorando il mondo. Ma è in pericolo e deve essere salvata. Perché è l'unica in grado di fermare gli uomini che hanno dato inizio all'apocalisse.