Sinossi Libro
Vincitore del premio galileo 2019. Questo libro racconta, attraverso il vissuto di un medico legale, il tentativo di un paese di dare un nome alle vittime dimenticate da tutti, i corpi degli immigrati, e come questi più eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo. «un libro paradossalmente pieno di speranza, perché la vita si nasconde dove meno ce lo aspettiamo» - robinson «È ben scritto, avvincente, in equilibrio tra verità scientifica e pathos, cronaca e battaglia civile. Un pamphlet coraggioso visto che ormai gli stranieri si ripudiano vivi, figurarsi morti» - il venerdì «ai corpi accatastati (. ) le persone come cristina cattaneo provano a dare un nome, ascoltando la descrizione dei parenti, guardando le fotografie, mettendo in ordine gli indizi. Lottando contro il tempo che cancella tutto, annotando ogni dettaglio» - la repubblica il corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo paese, l'eritrea; quello di un altro, proveniente dal ghana, con addosso una tessera di donatore di sangue e una della biblioteca pubblica del suo villaggio; i resti di un bambino che vestono ancora un giubbotto la cui cucitura interna cela la pagella scolastica scritta in arabo e in francese. Sono i corpi delle vittime del mediterraneo, morti su barconi fatiscenti nel tentativo di arrivare nel nostro paese, che raccontano di come si può 'morire di speranza'. A molte di queste vittime è stata negata anche l'identità. L'emergenza umanitaria di migranti che attraversano il mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la metà dei quali non sono mai stati identificati.