Sinossi Libro
«un romanzo più unico che raro per simenon, che è stato ossessionato dai ricordi della guerra e che nel '40 è stato responsabile di un campo di profughi belgi a la rochelle» - fabrizia ramondino, l'espresso«grande romanzo, il treno: per la capacità del suo autore di concentrare in meno di centocinquanta pagine l'affresco storico e la vicenda privata; per la straordinaria efficacia dei dialoghi. Per la sapienza con la quale (bastano talvolta pochi tocchi: un corpo nudo sotto il vestito, un paio di mutandine stese al sole) l'immaginazione sa nutrire l'erotismo. » (giorgio montefoschi)