Sinossi Libro
Per contagiare il lettore, a scerbanenco bastano pochi tratti. Già la presentazione iniziale, secca e lapidaria, degli steve, i 'filosofi', e del loro 'antro', è sufficiente a rendere inevitabile il crimine. Il giallo si preannuncia subito come il dramma del fanatismo e delle sue conseguenze fatali. Sono quattro gli steve, cultori teorici e pratici di scienze morali, vivono monacalmente in una squallida villetta di periferia, l'antro dei filosofi. Il fratello più anziano, il professor gerolamo, dirige la famiglia quasi fosse una setta ascetica, e la sera riunisce i suoi per la confessione collettiva dei peccati giornalieri; il padre paga una colpa in silenziosa dedizione; la sorella sembra spenta nella solitudine. Il più giovane dei figli, oliviero, è marito di luciana axel, ex cassiera di bar; l'ha sposata, apparentemente, per redimerla dal suo 'infame mestiere'. Ed è proprio luciana che una sera scompare di casa ed è poi ritrovata morta sulla riva di un fiumiciattolo non molto distante dal cadavere di un ricco industriale che aveva preso a proteggerla. A risolvere il duplice omicidio arthur jelling, mite, tollerante, timidissimo archivista della polizia di boston, chiamato a un assedio paziente e serrato dell''antro dei filosofi'.