La nostra Recensione
Se siete alla ricerca di libri più belli di haruki murakami, non potete perdervi il secondo e conclusivo volume della sua ultima opera, 'l'assassinio del commendatore. Libro secondo. Metafore che si trasformano'. In questo romanzo, il maestro giapponese ci porta in un viaggio visionario e fantastico, popolato di personaggi indimenticabili, enigmi misteriosi e riflessioni profonde.
Il protagonista è un giovane pittore che vive nella casa in mezzo al bosco che fu dell'artista amada tomohiko, autore del quadro 'l'assassinio del commendatore', che nasconde un segreto inquietante. Intorno a lui ruotano figure come menshiki, il vicino ricco e sfuggente, la piccola marie, una studentessa di disegno che sembra avere un legame speciale con lui, e il commendatore stesso, una sorta di guida spirituale che appare dal nulla.
Murakami mescola realtà e immaginazione, storia e mito, arte e vita, creando una trama avvincente e ricca di significati. Il romanzo è anche una riflessione sulla colpa e la responsabilità, sulle ferite del passato e sul potere delle metafore. Ma è soprattutto un racconto sui mostri che ci abitano dentro, sulle paure che ci assalgono e su come possiamo affrontarli: prendendoci cura di chi verrà dopo di noi.
'l'assassinio del commendatore. Libro secondo. Metafore che si trasformano' è un libro complesso e pieno di sfumature, ma anche molto gradevole e coinvolgente. Un'opera che conferma la capacità di murakami di offrire una lettura evasiva e allo stesso tempo profonda, che lascia il segno nel cuore e nella mente del lettore.