Sinossi Libro
Manuel vilas ha scritto un libro unico nella sua capacità di coinvolgere il lettore e di mescolare destino personale e collettivo, romanzo e autobiografia: «sono due verità diverse, ma sono entrambe verità: quella del libro e quella della vita. E insieme fondano una menzogna». «'in tutto c'è stata bellezza' è la storia familiare dello scrittore, nella quale la bellezza diventa una delle chiavi per leggere la vita dell'autore (o di ognuno). » – la lettura «un libro magnifico, coraggioso e struggente» – javier cercas «un narrare che arriva al cuore della verità, e fa della vita di un personaggio un insegnamento universale» – el país «un'opera che nasce dalla perdita, e al tempo stesso dalla luminosità dell'amore» – la vanguardia «ci farebbe bene scrivere delle nostre famiglie, senza nessuna finzione, senza romanzare. Solo raccontando ciò che è successo, o ciò che crediamo sia successo. » animato da questa convinzione, manuel vilas intreccia con una voce coraggiosa, disincantata, a tratti poetica, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola. Allo stesso tempo figlio e padre, vilas celebra la presenza costante e sotterranea di chi non c'è più, il passato che riemerge a fatica dai ricordi, la lotta per la sopravvivenza che lega indissolubilmente le generazioni. Una narrazione che sottolinea l'umana fragilità, le inevitabili sconfitte, ma anche la nostra forza unica, l'inesauribile capacità di rialzarci e andare avanti, persino quando tutto sembra essere crollato. Perché i legami con la famiglia, con chi ci ha amato, continuano a sostenerci e a definirci, anche quando sono apparentemente allentati o interrotti. E proprio quei legami ci permettono di vedere, a distanza di tempo, che in tutto c'è stata bellezza: in molti gesti quotidiani e anche nelle parole non dette, nell'affetto trattenuto, inconfessato, a cui non possiamo fare a meno di credere e di aggrapparci.