Commedia fantastica, dramma fiabesco e insolito, 'sogno di una notte di mezz'estate' intreccia le vicende delle nozze di teseo, duca d'atene, e ippolita, regina delle amazzoni, con quelle di due coppie di innamorati che si perdono e si inseguono in un bosco-labirinto popolato di fate e folletti. In quel luogo, in quella notte, il mondo dei mortali entra in contatto con quello degli spiriti e le due dimensioni finiscono per rispecchiarsi l'una nell'altra, confondendosi, in un'esaltazione del potere dell'immaginazione e della teatralità della vita nella quale è impossibile capire cosa sia sogno e cosa realtà. E se non sia il sogno la vera realtà.
«È probabile che non scriverò mai una biografia ordinata: sarebbe contrario alla mia natura, che si esprime sulle cose sentite più profondamente tramite i racconti e il mito; ma qualcuno che mi sia vicino dovrebbe sapere qualcosa su quello che i documenti non documentano»(da una lettera al figlio christopher) in queste lettere emergono vividi tutti gli aspetti della vita di j. R . R . Tolkien: professore attento, filologo meticoloso, scrittore disponibile con i lettori e sprezzante con i critici, geniale inventore di lingue, padre presente e preoccupato, marito devoto e nipote affettuoso. Creatore di una mitologia e di storie che appassionano lettori di tutto il mondo, ma anche uomo del suo tempo, che viveva e frequentemente commentava la realtà che lo circondava: dall'ascesa del nazismo in germania alla seconda guerra mondiale, dagli accordi di yalta alla bomba atomica, i suoi giudizi, spesso velati da riferimenti alle sue storie, sono sempre acuti e interessanti. Una lettura imprescindibile per gli studiosi e sorprendente per i lettori dei suoi libri.
Dopo lo spettacolo 'ausmerzen', anche per rispondere alle domande che lo spettacolo stesso aveva creato, marco paolini si è immerso per un anno nella scrittura, rielaborando e tessendo in narrazione una mole enorme di dati, alcuni dei quali - tra i più sconvolgenti - quasi sconosciuti. L'interrogazione su eugenetica, scienza ed etica, e sulle politiche del potere si fonde nel racconto. Un narratore appassionato, pieno di sdegno e pudore, e non privo di humour, ci consegna così un libro di feroce potenza, destinato a diventare necessario. Per tutti. Con uno scritto di mario paolini.
Le poesie di 'verrà la morte' non attingono alla vena epica di 'lavorare stanca'. Dall'oggettivazione narrativa fanno ritorno al soggettivismo lirico, ma trascendono l'antico limite della confessione e dello sfogo nella sottile sapienza d'un linguaggio poetico che si fa numero, immagine, valore musicale.
Un'antologia dell'opera poetica di poe - venti liriche che coprono tutto il ventennio o poco più della sua attività -, dalle prime prove agli ultimi capolavori. Liriche apprezzate tra l'altro da baudelaire, valéry, mallarmé, e che hanno ispirato artisti come gustave dorè. In appendice 'la filosofia della composizione', che ricostruisce il processo creativo del 'corvo' e che al contempo delinea i tratti fondamentali dell'estetica di poe.
Il senso della fuga del tempo e della caducità delle cose percorre tutta l'opera di seneca. A questa realtà egli oppone una problematica saggezza, che invita a liberare lo spazio breve dell'esistenza dalle futili tensioni che lo consumano, vanificandone la potenziale ricchezza. Il tempo è il bene più prezioso dell'uomo; ma è anche quello più facilmente dissipato. Ecco l'impietoso spettacolo dell'alienazione umana, la massa frenetica degli affaccendati, il dramma delle vite consunte dalla brama di ricchezza e di potere; e, di contro, la figura del saggio, che nel dominio razionale di sé sa rendere intenso e fecondo ogni attimo dell'esistere e fa di ogni giorno che passa una vita. La brevità della vita è qui presentato da uno dei più sensibili studiosi dell'opera senecana, alfonso traina, cui si devono introduzione, traduzione e note.
Nessun libro come il 'diario notturno' (1956) riesce a contenere in sé finemente distillata nella sostanza e nella forma - l'intera opera di ennio flaiano. Vi ritroviamo infatti tutti i costituenti primari del suo modo di essere, psicologico e letterario: il pessimismo lucido e dolente; la coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana consunzione dei volti, dei luoghi, dei ricordi; la percettività del moralista di scuola francese, perso in un paese che si preoccupa di tutt'altro. E vi ritroviamo tutte le forme che flaiano prediligeva: il racconto ingegnoso e fulminante, l'apologo ora amaro ora grottesco, il taccuino di viaggio che intaglia immagini icastiche, il dialogo corrosivo e sarcastico, l'aforisma che non si lascia dimenticare.
'mirador' non è una semplice biografia di irène némirovsky. È la scrittrice stessa che, attraverso la voce della figlia, Élisabeth gille, ci racconta in prima persona di sé e della propria vita. E rievoca con accenti intimi e originali la russia lacerata e suggestiva dell'infanzia e dell'adolescenza. Poi, dopo l'esilio seguito alla rivoluzione d'ottobre, sono la francia e parigi lo scenario in cui irene spicca il volo e diventa famosa. Infine la provincia francese è il teatro che vede svolgersi l'ultimo atto della sua esistenza, che è anche l'ultimo atto di una borghesia colta ma incapace di cogliere i segni premonitori della tragedia che si sta abbattendo sull'europa e che troppo tardi si accorge della furia che travolgerà milioni di persone, come la stessa irène, deportata nel 1942 ad auschwitz, dove morì di tifo un mese dopo. 'mirador' è uno sguardo intimo e privilegiato sui suoi legami con il padre e la madre, il marito e le figlie, la fatica della continua fuga fino alla drammatica fine. Numerosi sono i nodi affrontati - la fama e le sue illusioni, il giudaismo e la shoah -, ma è il tema fondamentale della vita familiare e della maternità a dominare la narrazione. Il rapporto tormentato, seppur breve, tra elisabeth e la madre irène è il filo rosso che lega ogni vicenda di questo racconto. Prefazione e intervista di rené de ceccatty.