Nel 218 a. C . Cartagine non è più la potenza che ha regnato incontrastata per cinquecento anni sul mediterraneo: la disfatta patita nella prima guerra punica ha fatto di roma la nuova signora dei mari e delle terre conosciute fino a oriente. L'orgoglio dei cartaginesi, però, reclama vendetta. Il giovane annibale, cresciuto nell'odio per i romani, decide di sfidare apertamente l'urbe e attacca la città di sagunto, violando la tregua. Dopo avere approntato un esercito formidabile, che si avvale del supporto degli elefanti, parte per una marcia impossibile che lo porterà a varcare i pirenei e le alpi, per scendere nella gallia cisalpina e affrontare roma sul suo territorio. Il piano di annibale appare folle e senza speranza. Solo un uomo fra i romani sa di trovarsi di fronte al più temibile avversario che la repubblica abbia mai conosciuto: è publio cornelio scipione, figlio del console scipione, affascinato dall'abilità e dall'intelligenza dimostrate da annibale. Quando gli eserciti di cartagine e di roma si affrontano nella battaglia del ticino, il giovane condottiero romano capisce che per poterlo sconfiggere occorre studiare tutto di lui e della sua tattica di guerra. Inizia così un confronto a distanza destinato a durare quindici anni, fino alla resa dei conti a zama, sulle coste dell'africa, quando annibale e scipione si sfidano in campo aperto, decisi a dimostrare il loro valore in uno scontro che segnerà il destino dei loro popoli.
Lo straordinario romanzo della serva che divenne imperatrice di russia. «nel giro di poche ore avrei potuto perdere ogni cosa. Oppure diventare la donna più potente di tutte le russie. » palazzo d'inverno, febbraio 1725. Quando lo zar pietro il grande esala l'ultimo, travagliato respiro, sua moglie caterina i è la regina astuta e seducente che tutti hanno imparato a temere e ad ammirare. La donna piena di risorse che ha profuso ogni sforzo pur di rimanere al fianco dell'imperatore; colei che più di ogni altra lo ha amato e odiato, aiutato e tradito, subìto e saputo domare. Ma nel passato di caterina c'è molto di più. Figlia illegittima di un contadino della livonia, prima che l'incontro con l'imperatore di russia le cambiasse il nome e la vita, caterina era marta: sposa poco più che bambina di un soldato svedese, domestica al servizio di un pastore in lettonia, salvata da un ufficiale dell'esercito russo, serva del principe menšikov. Non c'è sopruso, violenza o barbarie che marta non abbia provato sulla propria pelle e, adesso che lo zar è morto, l'ultima, decisiva battaglia la attende: quella per il potere. La parabola drammatica e trionfale di caterina i di russia rivive in un racconto storicamente accurato, trascinante, appassionato e appagante come solo la vita vera sa essere.
Una storia d'amore proibita e struggente, quella tra il giovane farid e la bella e sensuale rana. La saga di due famiglie, divise dalla legge dei clan e da una faida sanguinosa. Un affresco storico che ripercorre le tormentate vicende del medio oriente, dalla fine dell'impero ottomano ai giorni nostri, tra guerre e rivolte, trame segrete e feroci dittature, spaziando dalla siria al libano, dall'esilio in europa e in america all'emigrazione in arabia saudita. La biografia di un popolo, quello siriano, incessantemente tormentato dalla politica alla religione. Il ritratto di una città misteriosa e affascinante, damasco, che rivive in queste pagine con precisione e tenerezza.
Cuore di questa saga epica, l'ibis, un veliero che, negli anni quaranta del xix secolo, solca le acque tumultuose dell'oceano indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di nanchino, sancì la definitiva espansione dell'impero britannico nei mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla compagnia delle indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra gran bretagna e cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un raja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare se stessi 'fratelli di navigazione'.
Secolo 9 d. C . Sotto la guida del legato quintilio varo, l'esercito romano sta per andare incontro a una delle sue sconfitte più devastanti. Nella foresta di teutoburgo, in germania, tre legioni marciano verso la morte. Un massacro annunciato. Le vicende del centurione calidio, pronto a lottare fino all'estremo pur di mettere in salvo almeno l'aquila, l'insegna simbolo della sua legione, si intrecciano a quelle dei soldati, dei comandanti, degli uomini, donne e bambini al seguito delle colonne romane.
Etiopia, 1937. Pietro, avvocato torinese, si ritrova col grado di tenente, in africa per una missione spinosa: difendere un uomo che tutti vogliono morto. Il sergente prochet, condottiero dei cosiddetti gruppi esploratori, ha sgozzato, squartato, devastato. Due pattuglie inviate nel deserto per recuperarlo sono svanite nel nulla. Ora è solo un personaggio scomodo, chiuso in una buia cella di addis abeba. Pietro tenta di aprire un varco nel silenzio ostinato di prochet, per alcuni un eroe della guerra che ha dato all'italia un impero, secondo i più
È stato ritrovato un satyricon al femminile. Ambientato nello stesso periodo neroniano del capolavoro di petronio, questo straordinario inedito racconta in prima persona le avventure di una matrona emancipata. Avventure non proprio casalinghe: intellettuale ma anche bottegaia come la figlia di un libraio dev'essere, vibia tirrena infatti è sempre in movimento nella pompei terremotata del 63 d. C . La troviamo alle prese con lavori non pagati, cognati infidi, zie politicanti, attori debitamente equivoci, estetiste che vanno matte per i pettegolezzi sulla corte imperiale, strane scritte sui muri e sogni infranti. Senza perdersi di coraggio, tirrena insegna filosofia alle ragazze ricche nella speranza che comprino libri e li leggano, esercita quotidianamente la virtù della sopportazione con due mariti e tre figli (nessuno dei quali è suo) e all'occasione organizza spettacoli. Il minimo che le poteva capitare è incontrare alle terme una vestale in missione segreta.
Judith e peregrine taverner, una ricchissima coppia di fratelli da poco rimasta orfana, si mettono in viaggio per londra per andare a conoscere il loro tutore e, sperano, per avere il suo consenso a mettere su casa in città. Al loro arrivo scoprono sconcertati che il loro tutore, il quinto conte di worth, non è l'anziano amico del padre che avevano immaginato, ma il di lui figlio, noto per essere il dandy più affascinante e insopportabile di tutta londra. Amico di beau brummell - il dandy per eccellenza, ispiratore del principe reggente, il futuro giorgio iv - julian worth acconsente a introdurre in società i suoi due protetti: affitta loro una casa, affida judith alle cure di una chaperon, apre loro il bel mondo, ma. Ma tra i fratelli taverner e il conte di worth non riesce a svilupparsi simpatia, anzi da lì a poco a peregrine cominciano a succedere cose strane e i due fratelli si chiedono se per caso non ci sia lo zampino di worth.
Firenze, 21 febbraio 1459. Il banchiere giannotto de' grifi viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell'abbazia di santa trinità. L'unico testimone è tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco. Intrufolatosi nell'edificio per fare razzia di gioielli, ha assistito al delitto, ma a caro prezzo: viene arrestato con l'accusa di omicidio. Scagionarsi sarà solo la prima delle prove che dovrà superare, poiché da quel momento dovrà anche sfuggire alla vendetta degli eredi della vittima: il figlio, angelo de' bruni, e la nipote, nunzia de' brancacci. E mentre si complica l'intrigo in cui tigrinus è invischiato, dalle indagini emerge una sconvolgente verità su messer giannotto: la sua morte sarebbe legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall'oriente. Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente cosimo de' medici e affrontare un incredibile viaggio per mare che lo porterà alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo passato. Un uomo chiamato l'abate nero.
Mika ha dodici anni quando il cappotto viene cucito. Nathan il sarto lo confeziona per suo nonno nella prima settimana di marzo del 1938. L'ultimo anno di libertà per varsavia, l'ultimo anno di libertà per mika e la sua famiglia. E quando il nonno muore, rimane per mika l'unica eredità in grado di proteggerlo dal gelo e dalla paura. All'apparenza si tratta di un cappotto qualunque, non fosse per le sue tasche che nascondono altre tasche, pertugi e vicoli ciechi. Una ragnatela di luoghi invisibili in cui far sparire i segreti più preziosi, a partire da un intero teatro di burattini di cartapesta dai colori vivaci. Quale migliore sorpresa per distrarre il cugino malato e i vicini, stipati in una stanza mal ridotta, di uno spettacolo di burattini? In poco tempo tutto il ghetto parla del piccolo burattinaio che gira di casa in casa strappando sorrisi anche ai più infelici. La notizia giunge fino ai soldati tedeschi. Fino a max, un ufficiale che rimane talmente affascinato dal piccolo inventafavole da trascinarlo in un patto terrificante: ogni sera mika potrà uscire dal ghetto senza incontrare ostacoli, a patto però di recarsi di filato alla caserma delle ss e allestire per loro il teatro di burattini. Se saprà incantarli con le sue storie potrà ritornare ogni notte dalla sua famiglia, altrimenti. Un libro che racconta il cuore fragile della tragedia, la perdita dell'innocenza di un bambino e la sua inesauribile capacità di sognare di nuovo.