Questo volume è un'ampia scelta degli interventi di marco travaglio su 'l'unità', nella rubrica 'bananas'. A partire dal lavoro quotidiano di registrazione e di archiviazione di fatti, dichiarazioni, atti giudiziari e sentenze, l'autore compila una vera e propria cronaca politico-giudiziaria dell'ultimo anno e descrive le menzogne e gli opportunismi, gli scandali e i voltafaccia dei protagonisti del teatrino politico e mediatico italiano.
A sei anni sheila non parlava, non piangeva e i suoi occhi erano pieni di odio. Abbandonata sull'autostrada dalla madre in fuga coll'amante, picchiata dal padre alcolizzato, sheila è assegnata a una classe di bambini irrecuperabili dopo aver tentato di bruciare vivo un bambino di tre anni. Per tutti, ma non per la sua insegnante torey hayden, sheila è persa. Torey ha colto in lei la scintilla del genio.
Tradotto in più di cinquanta lingue, letto nei più diversi paesi, con i film a lui dedicati che a oltre mezzo secolo continuano a ottenere audiences di tutto rispetto. Questo è il lato più spettacolare del fenomeno guareschi/don camillo, accompagnato, in italia, da vendite vertiginose e costanti nel tempo. Fino a pochi anni fa, tuttavia, la critica liquidava quasi con fastidio giovannino guareschi e i suoi libri. Oggi, la figura di guareschi è stata pienamente rivalutata ed è entrata di diritto nella storia della letteratura del '900 italiano. Il cofanetto raccoglie tutte le storie e i racconti che hanno per protagonista don camillo e il suo 'doppio' peppone.
Per la prima volta vengono raccolti in tre volumi tutti i racconti di james g. Ballard, considerato da molti tra i maggiori scrittori inglesi. Con diciassette romanzi pubblicati nell'arco di quarant'anni, da
Il mulino di amleto è uno di quei rari libri che mutano una volta per tutte il nostro sguardo su qualcosa: in questo caso sul mito e sull'intera compagine di ciò che si usa chiamare 'il pensiero arcaico'. Cresciuti nella convinzione che la civiltà abbia progredito 'dal mythos al logos', ci troviamo qui di fronte a uno sconcertante spostamento di prospettiva: anche il mito è una 'scienza esatta', dietro la quale di stende l'ombra maestosa di ananke, la necessità. Anche il mito 'opera misure', con la precisione spietata: non già le misure di uno spazio indefinito e omogeneo, bensì quelle di un tempo ciclico e qualitativo, segnato da scansioni scritte nel cielo, fatali perché sono il fato stesso.
Narratrice amata da milioni di lettori in tutto il mondo, danielle steel racconta in questo libro dell'adorato figlio perduto: secondogenito di nove figli, nick è sempre stato un po' 'speciale'. Dotato di qualità straordinarie, aveva però già da bambino manifestato una certa instabilità di carattere, che durante l'adolescenza era sfociata in gravi episodi fino alla terribile diagnosi: sindrome maniaco-depressiva. La terapia, avviata forse troppo tardi, non ha potuto evitare la tragedia: a diciannove anni nick è morto suicida.
Martina abita a poggio di giugno con la mamma, il papà, la sorellina lisa nella casa rossa in riva al fiume. Vivace e piena di idee, un po' maldestra, martina ha tutte le caratteristiche dei bambini cresciuti in un ambiente rurale, ma ha anche un grande senso dell'ingiustizia e della lealtà, è animata cioè da sentimenti radicati nella piccola borghesia protestante, in cui è cresciuta. Età di lettura: da 8 anni.
Leavitt ridà vita alla società culturale newyorkese degli anni ottanta, alle sue mode letterarie (sono gli anni del minimalismo e dell'ondata di scrittori della nuova 'generazione perduta') e ai suoi costumi sessuali, raccontandoci, attraverso l'alter ego martin bauman, le difficoltà e le fortune dei suoi inizi, i travagli della sua vita affettiva e la complessità delle sue relazioni intellettuali, l'incontro fatidico con il 'mitico' editor stanley flint, un uomo che con una sola parola può far decollare una carriera.
C'è un uomo da solo in una bella casa nuova: l'ideale per lavorare e riflettere. Dietro le spalle quest'uomo si è lasciato le macerie normali di una vita normale: un matrimonio finito, un'amante delusa, un figlio un po' estraneo. Ma ora finalmente il suo cumulo di rovine potrà chiuderlo dietro la porta. Peccato che, a porte chiuse, lo aspetti un roditore subdolo come un ricordo, tenace come un rimorso, feroce come la coscienza. Lui è il nemico. E' contro di lui che avverrà lo scontro finale. Per accorgersi poi che in fondo tutti abbiamo bisogno di «qualcosa che non faccia addormentare i nostri dubbi». Questo monologo è andato in scena dal 1988 al 1990.
Beevor descrive la battaglia casa per casa con la quale l'armata rossa arrivò a conquistare berlino nei primi giorni del maggio 1945, ponendo fine alla guerra in europa. Il racconto abbraccia per intero gli ultimi mesi del conflitto, decisivi e atroci. Furono decisivi perché l'esito non era affatto scontato: nonostante le perdite e i bombardamenti la wehrmacht oppose a lungo una resistenza efficace. E furono atroci per le sofferenze inflitte alle popolazioni dallo scontro senza quartiere di due totalitarismi contrapposti.