Grecia, anno 41 dopo cristo. Il senatore publio aurelio stazio giunge a olympia per presentare i puledri della sua amica pomponia ai giochi atletici più celebri del mondo. Le gare, però, vengono subito funestate da una serie di lutti: un tifoso accoltellato, un pentatleta sgozzato da un disco tagliente, un velocista trafitto da un giavellotto. Ad essere accusato dei due delitti commessi usando attrezzi da competizione è il discobolo di corinto, pirro, che tuttavia si rende subito irreperibile. Per nulla convinto della sua colpevolezza, publio aurelio comincia a indagare su altri possibili sospetti. Di fronte al groviglio di morti ammazzati, false piste, doppie e triple verità, il compito per il senatore-detective non si presenta affatto facile.
Genova, anno domini 1589. Pimain, il guaritore di maiali, suo malgrado si ritrova a svolgere il delicato compito dell'indagatore. Teatro delle indagini: il primo
E' il 1793 e mancano dodici ore all'esecuzione dell'ex regina maria antonietta. E dodici ore hanno a disposizione gli ispettori ed e jones per stanare il misterioso ragazzo leopardo, un adolescente dalla pelle maculata e muto, venerato come una divinità nei bassifondi parigini: è con lui che si tenterà il tutto per tutto per salvare maria antonietta. Ma i due poliziotti non sono i soli a dargli la caccia, e non è facile seguire la pista, in questa parigi che somiglia pericolosamente a una lurida e frenetica metropoli d'oggi.
La corte del re luigi xvi sta per essere travolta dallo scandalo del secolo, passato alla storia come 'l'affare della collana'. L'intrigo, ordito da una nobildonna decaduta, assetata di denaro e bramosa di scalare i vertici dell'alta società parigina e di avere un ruolo a corte, coinvolge nelle sue trame l'ambizioso cardinale rohan, il sedicente mago e alchimista cagliostro, fidatissimo amico dell'alto prelato, e la stessa regina maria antonietta, spianando la strada alla rivoluzione dell'89. L'affare della collana non resta confinato fra le mura dei tribunali, ma diventa subito di pubblico dominio. Le arringhe degli avvocati vanno a ruba come bestseller, molti scrittori si arricchiscono con pamphlet scandalistici venduti in migliaia di copie. La francia si appassiona alla vicenda e si divide fra innocentisti e colpevolisti. Ma il debole re luigi non ne coglie appieno la portata e lascia che le cose seguano il loro corso, accelerando così il tramonto e la fine della monarchia francese.
Premio azzeccagarbugli 2011. Venezia, maggio 1313. Mentre fervono i preparativi per la festa della sensa, che culminerà con lo sposalizio del mare, l'acqua alta trascina in piazza san marco i cadaveri di tre bambini crocifissi. Un anziano ebreo ingiustamente accusato dell'omicidio si toglie la vita in carcere, lasciando sul muro della cella una frase latina che non svela nulla. Ma allora perché si è dato la pena di scriverla con il sangue? La macabra scoperta sembra in qualche modo collegata al sefer-ha-razim, il libro dei misteri, dettato secondo la leggenda dall'angelo raziel a noè che lo trascrisse su una tavoletta di zaffiro. Questo è il mistero che mondino de' liuzzi, medico anatomista dello studium di bologna, è chiamato a risolvere a venezia. Ma subito mondino si scontra con il nobile che ha ordinato l'arresto dell'ebreo, con la donna che ama, con quella che ha amato e forse ama ancora e persino con il suo amico gerardo. Il giovane, che un tempo aveva fatto parte dell'ordine dei templari, si rifiuta di aiutarlo, perché anche lui ha una missione da compiere: mettere in salvo la mappa per raggiungere le misteriose terre australi al di là dell'oceano, di cui qualcuno ha trovato traccia nel liber floridus di lamberto di saint-omer. Ha inizio così una vicenda d'intrigo e di morte, in cui mondino sfidando il potere di venezia, e a rischio della sua stessa vita, dovrà sciogliere l'enigma di una stirpe di custodi che risale ai tempi del diluvio, in un'implacabile corsa contro il tempo.
All'immutabilità di abinei, piccolo e fossile paese avvolto da un'aura senza tempo, non sfugge neppure il numero degli abitanti, sempre uguale, da tempo inchiodato per superiore ordinamento. Le nascite paiono far fronte anche ad un succedersi di delitti tragicamente raffinati nelle modalità e per simbologia, sui quali si trova ad indagare l'imbalsamatore efisio marini (personaggio storico cagliaritano: 1835-1900), dehonis, collega di lontani studi universitari, e pescetto, capitano dell'arma. E il cerchio si chiude, ristabilendo anche un altro tipo di ordine, non solo numerico ma tutto letterario: quello della soluzione di un'appassionante e robusta storia noir. Prefazione di giancarlo de cataldo.
Ricciardi sta vivendo una profonda crisi personale, e per di più non ha per le mani casi interessanti. Così, quando la bellissima, altera bianca di roccaspina gli chiede di indagare su un omicidio già ufficialmente risolto da mesi, accetta di condurre, per la prima volta, un'indagine non autorizzata. Il commissario viene coinvolto dalla vicenda come mai avrebbe creduto, finendo con il sottovalutare i pericoli che lo circondano: qualcuno lo ha messo nel mirino e aspetta solo che faccia un passo falso.
Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima di 'natale in casa cupiello', dietro l'immagine di ordine e felicità imposta dal regime fascista infieriscono povertà e disperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia di mergellina sono rinvenuti i cadaveri di un funzionario della milizia, emanuele garofalo, e di sua moglie costanza. La donna è stata sgozzata con un solo colpo di lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60 coltellate. Colpi inferti con forza diversa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché era a scuola. La statuina di san giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, ricciardi, che ha l'amaro dono di vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli dicono granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade di napoli per arrivare alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo di ombre, brigadiere raffaele maione, che in questo romanzo conquista un deciso ruolo di comprimario. E insidiato nella sua solitudine da una altrettanto inaspettata rivalità tra due giovani donne che più diverse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguardia della milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge ricciardi e maione in spire sempre più strette.
Lo sbarco di anzio è da poco avvenuto e le truppe tedesche occupanti sentono la morsa degli alleati. Si intensificano le azioni dei patrioti. Sono i giorni lugubri delle fosse ardeatine. L'infernale 1944. Martin bora, giovane maggiore dei servizi segreti della wehrmacht è venuto in missione a roma. 'caput mundi', la tenera città che gli era familiare da giovanissimo aristocratico, è ora una fosca città aperta, 'sotto assedio dall'interno'. Nel suo animo e nel suo corpo la guerra ha inciso a sangue. Ha perso la mano sinistra in un'azione dei partigiani; il fratello, compagno di un'infanzia dorata, è caduto con il suo aereo in russia; dikta, la bella moglie altera, è lontana. In quest'atmosfera, una giovane segretaria dell'ambasciata tedesca s'è sfracellata al suolo dalla finestra di casa sua, al quarto piano. Potrebbe passare per un suicidio o per un incidente, se non fosse che le chiavi dell'appartamento chiuso non si trovano dentro casa. Inoltre, il delitto offrirebbe certe occasioni alla polizia italiana. Nell'inchiesta che inizia, mentre si occupa di più importanti affari di intelligence, bora ha al fianco l'ispettore sandro guidi che il questore capo ha chiamato per chiudere in fretta il caso. Ma al contrario le indagini proseguono. Altri delitti coinvolgono capi nazisti, cardinali, gerarchi italiani, salotti altolocati. Bora, e accanto a lui guidi con cui s'è rafforzata una amicizia piena di discrezione, procedono sull'orlo dell'abisso.
Napoli, marzo 1931, mentre un inverno particolarmente rigido tiene la città stretta in una morsa di gelo, un assassinio scuote l'opinione pubblica per la ferocia con cui il crimine è perpetrato e per la notorietà del morto. Il grande tenore arnaldo vezzi viene trovato cadavere nel suo camerino al teatro san carlo prima della rappresentazione de 'i pagliacci', la gola squarciata da un frammento acuminato dello specchio andato in pezzi. Artista di fama mondiale, amico del duce, uomo egoista e meschino: a ricostruire la personalità della vittima e a risolvere il caso è chiamato il commissario luigi alfredo ricciardi, in forza alla squadra mobile della regia questura di napoli. Investigatore anomalo, mal sopportato dai superiori per la sua insofferenza agli ordini e temuto dai sottoposti per il suo carattere chiuso ed enigmatico, ricciardi coltiva nel suo animo tormentato un segreto inconfessabile: fin da bambino 'vede i morti' - ma solo chi muore di morte violenta - , coglie la loro immagine nell'ultimo momento di vita e ascolta le ultime parole; 'il fatto', come lo chiama lui, lo aiuta nelle indagini.