Da quattro mesi i marciapiedi di parigi riservano una sorpresa apparentemente innocua: grandi cerchi blu tracciati con il gesso, e al centro una serie di oggetti stravaganti: un trombone, una pinzetta, un vasetto di yogurt, una candela. I giornalisti indagano per sfamare l'interesse dei lettori e gli psicologi si dividono tra chi grida al maniaco, e chi ipotizza la burla. Adamsberg, però, non trova nulla di divertente nell'escalation dei cerchi: la sua fine psicologia di conoscitore del male gli lascia intuire che dietro l'apparente stramberia si nasconde qualcosa di morboso. E ben presto i fatti gli danno ragione: un'altra alba e un altro cerchio su un marciapiede, ma stavolta, al centro esatto, un corpo di donna. Parte così una corsa contro il tempo per fermare un assassino del quale si ignora letteralmente tutto.
'in questo libro il 'misterioso' oriente e il 'selvaggio' west emanano ancora i bagliori di un itinerario nel meraviglioso, ma la narrazione è una macchina modernissima, dal percorso già deciso, inscritto in un meccanismo perfetto. Al viaggio che è rischio, scoperta, mutamento, si contrappone - con uno sguardo profondo sul futuro - il viaggio che è calcolato sfruttamento del teatro di esperienze del mondo. ' (gian mario villalta).
Anni fa, quando fu pubblicato per la prima volta con un altro titolo, questo libro era diverso da adesso. Gianrico carofiglio, allora esclusivamente un magistrato ben lontano dai romanzi che ne hanno fatto uno degli autori più amati dal pubblico, l'aveva concepito come un manuale sulla tecnica dell'interrogatorio, su come demolire o rafforzare una testimonianza nel dibattimento penale. Ma siccome il testo era tutto costruito su casi concreti, su verbali di veri interrogatori, ebbe una cerchia di lettori più vasta di quella degli specialisti. Evidentemente molti, nell'arte controllata di insinuare il dubbio fra i fatti, avevano avvertito l'umorismo, ossia il lavoro del contrario. In breve, lo spirito della letteratura, in una raccolta di racconti veristici venati di giallo: pezzi di vita, storie tragiche e comiche di esseri umani presi in avventure e peripezie, di prede e predatori, furbi e poveracci sul palcoscenico del processo che diventa teatro di vita. Da tutto questo lo stimolo a ripubblicarlo oggi liberato dalle parti più tecniche, per tornare ciò che era veramente: una raccolta di racconti giudiziari.
La zia rosamond non è più. È morta nella sua casa nello shropshire, dove viveva sola, dopo l'abbandono di rebecca e la morte di ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco - canti dell'auvergne - e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma. Accidenti, e quel flacone vuoto di diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La sorpresa viene dal testamento. Zia rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a gill, la sua nipote preferita; un terzo a david, il fratello di gill; e un terzo a imogen. Gill e david fanno un po' fatica a capire chi sia questa imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di rosamond. Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, imogen non si trova. E allora non resta - come indicato dalla stessa rosamond in un biglietto - che ascoltare le cassette incise dalla donna.
'amo gli uomini del pressappoco e odio, o per meglio dire non mi sono simpatici, quelli che hanno le certezze assolute. In pratica amo quelli che parlano, che ascoltano, che cambiano parere'. In un momento storico in cui i fondamentalismi tornano a insanguinare il mondo e vecchi e nuovi assolutismi offrono certezze in cambio di fedeltà cieca, il pressappoco è (o meglio 'sembra') una medicina salutare di cui si sente sempre più il bisogno.
La notte, al villaggio, uno strano, impossibile silenzio abita il buio. Anche di giorno, l'assenza degli animali lascia ovunque le sue tracce: non un cane in cortile, non un gatto sui tetti, e nemmeno una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Qualcosa dev'essere successo tempo fa e i bambini ogni tanto fanno domande che restano senza risposta. Fino a quando mati e maya non partono per la loro avventura, in cerca del mistero del villaggio dove gli animali sono scomparsi. Nel folto del bosco troveranno nimi, il bambino puledrino ammalato di nitrillo, nehi, il demone del bosco e una triste verità.
Adam lang è stato il premier britannico più longevo e controverso dell'ultimo mezzo secolo. E ora che ha lasciato il suo incarico, ha accettato uno dei più cospicui anticipi della storia per scrivere uno scottante memoriale sulla sua vita e sugli anni in cui è stato al potere. Per completare il libro, lang assolda un ghostwriter che ben presto scopre molti più segreti di quanti l'ex primo ministro intenda rivelare, segreti che hanno il potere di alterare gli equilibri politici, segreti che hanno il potere di uccidere.
Una ragazza distesa sul tavolo dell'autopsia, ancora viva; jack che la uccide a colpi di bisturi, mentre i tubi sul soffitto esplodono in una cascata di sangue. Le notti dell'ex agente dell'fbi jack king sono popolate da incubi come questo, fin da quando spider, il sanguinario 'killer del black river', è comparso sulla sua strada, unico caso irrisolto di una gloriosa carriera. È a causa di spider che jack ha mollato l'fbi e si è ritirato sulle colline toscane con la moglie nancy e il figlio piccolo, lontano dalla violenza e dal terrore. Finché un giorno, negli uffici newyorchesi dell'fbi, viene recapitato un pacco: una scatola di cartone indirizzata all'ex agente jack king. Dentro, un teschio avvolto nel cellophane, vecchio di vent'anni. È la prova che spider è tornato, per uccidere ancora, per stanare chi ha osato dargli la caccia. Una sfida che jack non può rifiutare: a costo di entrare ancora una volta nella tela di spider. Un thriller che va diritto al cuore del male, uno sguardo irreparabile dentro la mente di un assassino.
Strana davvero la vita! Il brillante riccardo fusco sembrava destinato a grandi cose e ora trascina la sua esistenza schiacciato dal successo della moglie regista che lo ha ridotto al ruolo umiliante di baby-sitter delle quattro figlie, tradendolo inoltre col primo attore di passaggio. Graziantonio dell'arco, una vecchia conoscenza del liceo su cui nessuno avrebbe scommesso una lira, è invece divenuto uno degli uomini più ricchi e famosi d'italia. Ma anche lui ha i suoi guai, insolentito com'è dall'inimitabile dandy yarno cantini che lo ha additato alla nazione intera come il principe dei neo-cafoni. L'incontro fortuito tra i due amici di un tempo sembrerà dare a riccardo una via di fuga dalla sua piatta esistenza catapultandolo nel mondo dorato del jet set, e a graziantonio l'occasione di vendicarsi di yarno, attraverso una storia piena di colpi di scena, dove in un esilarante gioco d'incastro tra presente e passato s'incontrano personaggi come chatryn wally triny, la sofisticata critica newyorkese cui spetta di stabilire qual è il vino migliore del mondo, e la ributtante strega lia la bavosa detentrice dei segreti della magia lucana; l'avido latifondista michelantonio dell'arco che da improbabile re del gas metano si trasformerà in re della gassosa, e il subdolo giocatore di biliardo carmine addario suo complice; l'artista mikail nikolaevic trepulov, costretto a dipingere ritratti di stalin e lo sfortunato pittore italiano ernesto dell'arco.
Il protagonista è un uomo svuotato, malinconico, deluso. Ha creduto con passione all'ideale comunista e, dopo quasi dieci anni, non si è ancora del tutto rassegnato al crollo di un mondo e alla resa di quanti, come lui, avevano coltivato quella fede politica. Mario ha creduto con altrettanta passione nella famiglia, e ha cercato di crearsene una: non ci è riuscito, nonostante abbia cresciuto con dedizione e con pazienza prima i figli della moglie e poi quello nato dal suo matrimonio. E nemmeno le dinamiche del fallimento del rapporto coniugale gli sono poi molto chiare: l'amore che lo lega ai tre figli rimane dunque l'unica certezza della sua vita. Anche sul fronte professionale - è giornalista televisivo - sente fatiche e stanchezze: con la vittoria della destra è stato epurato e adesso vivacchia in radio, senza più desideri né ambizioni. L'incontro occasionale con sonja, una giovane pianista russa che vive con l'altera nonna e la figlia di pochi anni, lo risucchia in una storia tragica e misteriosa che di donna in donna risale verso il tassello mancante, verso quel buio di domande senza risposta che è diventato il suo tormento.