Enzo biagi racconta le vicende di una trasmissione giornalistica da lui ideata e condotta - 'il fatto' - giudicata la migliore prodotta dalla rai in cinquant'anni di attività, e le ragioni per cui fu soppressa, con il cosiddetto 'editto bulgaro' di berlusconi. Ne esce un libro denso di ricordi, di riflessioni, di interviste a personaggi illustri (da giovanni agnelli a romano prodi, da oscar luigi scalfaro a roberto benigni, da michail gorbaciov ad alberto sordi. ) tratte in buona parte proprio da 'il fatto', e pubblicate qui per la prima volta. Loris mazzetti, coautore del libro, è regista e dirigente rai e ha accompagnato per anni il lavoro televisivo di enzo biagi.
Nora, restauratrice, è sposata, ha una figlia adolescente e il sospetto di un mondo di bugie intorno a lei. Suo marito, avvocato di grido del foro milanese, forse la tradisce. È l'estate del 2005, e nora ha deciso di restare accanto alla madre, gravemente ammalata, nelle ultime settimane di vita che le restano. Ma tornando nella casa della sua infanzia, la donna trova per caso il certificato di nascita di una bambina con il suo stesso cognome ma con nome diverso. Una sorella sconosciuta, uccisa alla nascita? Sua madre, ora, dovrà stare ad ascoltarla e darle delle risposte.
Voleva davvero buttarsi giù dal ponte la donna trattenuta una mattina da raimund gregorius, insegnante svizzero di latino, greco ed ebraico? Gregorius non sa nulla della donna se non che era portoghese. La mattina dopo, complice la scoperta in una libreria antiquaria del libro di un enigmatico scrittore lusitano, l'altrimenti prevedibilissimo professore prende un treno diretto a lisbona, dove spera di rtintracciare l'autore. Da questo momento decolla una vicenda che costringerà gregorius a confrontarsi con le contraddizioni degli affetti e gli orrori della storia in un modo che mai avrebbe potuto immaginare nella sua rassicurante berna.
Nell'agosto del 1939, emil ferenczi si trova sui monti tatra, in polonia, per fronteggiare l'imminente invasione nazista come sottufficiale dei cacciatori ungheresi. Nel corso di lunghe marce attraverso una natura selvaggia e ostile, all'apprensione per la concreta minaccia del nemico si intrecciano, in un oscuro crescendo, atavici timori superstiziosi. Alla loro origine, una serie di scomparse e delitti che sono forse l'opera di una bestia spaventosa. La creatura, però, sembra avere i tratti del margravio di quelle terre, vukovlad. Maurensig si muove sul crinale ambiguo del genere fantastico, costruendo un romanzo nel quale gli eventi si succedono sulle prime con rigore, come il lucido incedere di un cavallo degli scacchi, per poi frangersi subito dopo, travolgendo con sé il lettore nell'alternarsi continuo di logica e superstizione, razionalità e soprannaturale. E l'ambientazione alle soglie della seconda guerra mondiale innesta, con uno straniamento di grande impatto, i più antichi, ancestrali orrori sul tronco del male della storia.
Un'estate torrida in una vecchia casa in toscana. Qui tristano vive la sua lunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. Lo assiste la vecchia frau, la stessa che da bambino gli raccontava fiabe e poesie in tedesco, affinché imparasse la lingua. In uno stato allucinatorio, tristano vecchio e incattivito, racconta di sé ad uno scrittore perché sia testimone della sua agonia e dei ricordi di una vita. Fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi la guerra, combattuta in grecia, la scelta della libertà e della resistenza. Alla fine della vita tutto appare uguale a se stesso, un incubo che tutto sovrasta e tutto circonda.
Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla rivoluzione inglese a quella francese, dalla prima guerra mondiale alla guerra fredda, dal crollo del muro di berlino alle elezioni in iraq. In pagine tese, di critica serrata alla storia del vecchio continente, luciano canfora ripercorre i secolari tentativi di dare attuazione al cosiddetto 'potere del popolo' e mette in luce, allo stesso tempo, gli antidoti che a questa istanza sono stati opposti dalle élites che di volta in volta hanno costruito la legittimazione elettorale del loro potere.
Scelto da ibs per la libreria ideale perché si parla tanto di educazione e formazione, ma è bene conoscerne la storia: imprescindibile è proprio l'emilio di rousseau. L''emilio', insieme al 'contratto sociale' l'opera più famosa e più diffusa di jean-jacques rousseau, fu pubblicato nel 1762. Trascorsi oltre due secoli, nulla di rousseau è andato perduto. I temi fondamentali della sua ricerca sono ancora attualissimi; anzi, hanno conosciuto una vitalità straordinaria anche nei nostri anni, quando si è avvertita universalmente la necessità e l'urgenza di difendere la naturalità dell'uomo dalle sovrastrutture che minacciano di soffocarla.
Mentre sara farnese è immersa nello studio di antichi testi nella silenziosa biblioteca vaticana, in una chiesa vicina si sta consumando un macabro omicidio. Pochi istanti dopo, fa irruzione nella sala lettura l'ex fidanzato di sara che porta con sé una borsa insanguinata. Si avvicina al tavolo al quale è seduta la donna: ha qualcosa che vorrebbe mostrarle, ma pochi istanti dal suo ingresso nella sala viene freddato da una guardia svizzera a colpi di pistola. In breve la studiosa si ritrova legata a una serie di terrificanti delitti, commessi da uno scaltro assassino.
Mentre sara farnese è immersa nello studio di antichi testi nella silenziosa biblioteca vaticana, in una chiesa vicina si sta consumando un macabro omicidio. Pochi istanti dopo, fa irruzione nella sala lettura l'ex fidanzato di sara che porta con sé una borsa insanguinata. Si avvicina al tavolo al quale è seduta la donna: ha qualcosa che vorrebbe mostrarle, ma pochi istanti dal suo ingresso nella sala viene freddato da una guardia svizzera a colpi di pistola. In breve la studiosa si ritrova legata a una serie di terrificanti delitti, commessi da uno scaltro assassino.