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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Saggi

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Libri in questa classifica: 431

Pagina 8 di 44

Posizione in classifica: 71

L Innominabile Attuale

Roberto Calasso

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L Innominabile Attuale
Turisti, terroristi, secolaristi, hacker, fondamentalisti, transumanisti, algoritmici: sono tutte tribù che abitano e agitano
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2025

Posizione in classifica: 72

Un Onorevole Siciliano
Le Interpellanze Parlamentari Di Leonardo Sciascia

Andrea Camilleri

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Un Onorevole Siciliano<br>Le Interpellanze Parlamentari Di Leonardo Sciascia
Andrea camilleri racconta l'esperienza parlamentare di leonardo sciascia, attraverso le interrogazioni parlamentari che lo scrittore di racalmuto presentò, dalle file del partito radicale, tra il 15 dicembre 1979 e il 31 gennaio 1983. Camilleri, che a sciascia fu legato da consuetudine e amicizia, ne mette in luce la passione politica autentica; la lucidità, l'approccio mai ideologico ma sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda e insofferente al potere. Gli argomenti di queste interrogazioni sono, tutti, di estrema attualità, allora come oggi; i casi di cronaca affrontati sono tuttora ferite aperte: la mafia, l'uccisione del magistrato ciaccio montalto, il caso pecorelli, il petrolio, l'uso delle armi da parte delle forze dell'ordine. Dalla voce di andrea camilleri, e dagli interventi di sciascia emerge, insomma, un ritratto impietoso di un'italia incapace di fare i conti con il proprio passato; e colpevolmente sorda alle parole di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/12/2023

Posizione in classifica: 73

Elogio Della Follia

Erasmo Da Rotterdam

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Elogio Della Follia
Al di là del suo aspetto di scherzo giocoso, di paradosso intellettuale, elogio della follia, l'opera più nota e discussa di erasmo da rotterdam, costituisce un appello etico di grande vigore e attualità, radicato nella cultura classica e cristiana. Attraverso una critica caustica – ma al contempo ironica e divertita – del vuoto che pervade i valori acquisiti e i comportamenti dei grandi e dei sapienti, erasmo ridefinisce l'idea di saggezza, fino a concludere che è impossibile separare la follia dall'essenza dell'uomo. Dopo aver sferrato un duro attacco al malcostume dei potenti e degli ecclesiastici, egli ripropone così il messaggio evangelico nella sua purezza, autenticità e forza morale.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2022

Posizione in classifica: 74

Una Stanza Tutta Per Sé

Virginia Woolf

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Una Stanza Tutta Per Sé
Scritto tra il 1928 e il 1929 in seguito a una serie di conferenze sul tema 'donne e romanzo', questo testo costituisce uno dei più eloquenti trattati femministi del novecento: partendo da un tema apparentemente secondario e cioè che una donna, per scrivere, debba avere del denaro e 'una stanza tutta per sé', virginia woolf porta alla luce le restrizioni imposte nel corso dei secoli alla creatività femminile dalla società, dalle leggi e dalle convenzioni. Attraverso riflessioni arricchite da sentimenti e storie personali, la woolf dà vita a una forma ibrida tra saggio e racconto che come descritto nella chiara introduzione di egle costantino - le permette di universalizzare le esperienze narrate in un testo lucido e stimolante, divenuto un punto di riferimento imprescindibile per approfondire e comprendere la questione femminile.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/03/2023

Posizione in classifica: 75

Squartamento

Emil M. Cioran

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Squartamento
Metafisico solitario, cioran ha il dono, oggi improbabile più che mai prima, di mimetizzare il suo pensiero in un tono di superiore conversazione. Rumeno, da decenni a parigi, scrive il francese più bello che si possa leggere. Da anni nelle sue pagine rintoccano le cose terribili, non medicabili: ma la lettura dei suoi libri è, per paradosso, corroborante; dalle sue parole si sprigiona una specie singolare di serenità. Dopo che la coazione storicistica ci ha disgustato della storia, cioran riesce ad avvicinarci al passato per una via opposta: quella dell'insaziata curiosità, dell'occhio che cerca ovunque strane piante umane, obbedienti a leggi occulte di crescita e di decadenza. Infine cioran è l'ombra che ci accompagna nella realtà di ogni giorno e la folgora nella sua smorfia perenne. Questo «filosofo squartatore» riesce ad essere al tempo stesso uno «squartatore misericordioso», come scrive ceronetti nel presentare – da affine ad affine – questo libro. Cioran conosce la precaria eleganza dell'occidente, la sua leggerezza autodistruttiva e gli dèi che ha dimenticato. Contempla l'interminabile fine della storia, l'angoscia cieca del mondo per l'esaurirsi delle sue «riserve sostanziali d'assoluto», le uniche – nelle loro molteplici metamorfosi – che permettano di continuare a vivere. Impaziente di ogni cornice sistematica, di ogni pretesa di rassettare il caos, cioran ama presentarsi in due forme che in questo libro appaiono felicemente giustapposte: quella del breve saggio, itinerario da un ignoto a un ignoto, solcato da continui barbagli, che possono investire saint-simon o l'epistemologia buddhista o il moderno «delirio dell'atto», e ogni volta di una luce definitiva; e quella dell'aforisma, dove la sua prosa opera una delicata, magistrale torsione di una incombente tradizione francese. Dati questi caratteri, e in particolare il salutare disprezzo verso tutte le buone intenzioni che aprono la via all'oppressione e all'ottundimento, non può non essere incompatibile con cioran lo «stuolo infinito degli intelligenti non illuminati», che riempiono il mondo. Ma ormai molti altri sono giunti a riconoscere in cioran uno dei rari scrittori essenziali del nostro tempo. Nelle parole di ceronetti: «un metafisico. Ma non distante, non eterico, non enigmatico: un amico. Un antidoto contro le stregonerie, contro le intossicazioni del secolo. Leggerlo è avvertire la presenza di una mano tesa, afferrare una corda gettata senza timidezza, avere alla propria portata una medicina non sospetta».
Punteggio: 901
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/07/2024

Posizione in classifica: 76

Le Lacrime Degli Eroi

Matteo Nucci

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Le Lacrime Degli Eroi
Achille, agamennone, diomede, patroclo, odisseo, ettore. Nell'iliade e nell'odissea, gli eroi leggendari che hanno combattuto le battaglie più dure e vinto i nemici più agguerriti non temono di mostrarsi in lacrime. Per disperazione, dolore, rabbia, amore, nostalgia, essi piangono a viso aperto. Senza risparmiarsi. Senza mai provare vergogna. Singhiozzano, gridano, tremano, piangono fino a soffrire la fame, piangono per saziarsi del pianto. Perché in quelle lacrime, come racconta matteo nucci in un libro che è viaggio, studio e romanzo, risiede il germe di una passione indomabile. Soltanto gli uomini che hanno la forza di non nascondere le proprie debolezze possono vincere il nemico più odioso: la paura della propria mortalità.
Punteggio: 901
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/11/2020

Posizione in classifica: 77

La Quarta Italia

Joseph Roth

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Quarta Italia
Nell'autunno del 1928, joseph roth è in italia, inviato dal quotidiano
Punteggio: 901
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2023

Posizione in classifica: 78

L' Amore Prima Di Noi

Paola Mastrocola

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Amore Prima Di Noi
I grandi miti d'amore raccontati come storie vive. Eros e psiche, apollo e dafne, orfeo ed euridice, teseo e arianna. Le loro storie sono le nostre. «amore, dunque, i miti come declinazione dell'amore. Una magnifica idea sviluppata con maestria; la scrittura impeccabile, la forza della reinvenzione, la raffigurazione dei personaggi danno corpo al tentativo di 'riportare il divino in noi'». – corrado augias, il venerdì di repubblica «se ti seguissi, orfeo, mi riporteresti alla solita vita, giornate che finiscono e ripartono, e alla fine ci lasciano invecchiati, di nuovo sull'orlo di lasciarci. L'amore è lontananza, si nutre di distanze impercorribili. Non ho bisogno di vivere con te. In questo buio dove non ti vedo e non ti ho, è perfetto amarti. Fare a meno di te è l'amore». I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché sono al fondo di noi. Paola mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarci una volta ancora queste storie infinite: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, cosí com'è. Dentro ogni storia c'è una domanda, che va dritta al cuore. In quale forma dobbiamo amare? E la bellezza si può rapire? Si può, amando, non conoscere l'amore? E quanto conta una promessa? E perché a una certa età che chiamiamo giovinezza abbiamo voglia di non concederci a nessuno, e giocare, e stare a mezz'aria, in volo? Le domande pungolano il mito, lo piegano a parlare da sé. Il racconto seduce con la sua forza, muovendosi con naturalezza dal passato al presente, in un tempo indifferenziato, inanellando dialoghi senza virgolette, parole che restano nell'aria. Storie che si richiamano e si inseguono, componendo un unico romanzo.
Punteggio: 898
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/01/2022

Posizione in classifica: 79

Come Un Romanzo

Daniel Pennac

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Come Un Romanzo
E' proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché 'le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere'.
Punteggio: 895
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/01/2024

Posizione in classifica: 80

Mio Fratello

Daniel Pennac

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Mio Fratello
Poco tempo dopo la morte del fratello bernard, daniel pennac allestisce una lettura scenica di un celebre racconto di melville, 'bartleby lo scrivano'. Per il personaggio di bartleby, lui e bernard avevano la medesima predilezione. Alternando le pagine dell'adattamento teatrale di bartleby agli aneddoti su bernard, ricordi affettuosi, divertenti o spietati e battute piene di humour, daniel pennac tratteggia il ricordo del fratello scomparso, vero e proprio complice, insostituibile compagno di vita. E mette contemporaneamente in luce una singolare affinità tra i due personaggi. Come bartleby, bernard era sempre più incline a ritrarsi deliberatamente dalla vita sociale, a un rifiuto categorico di aggravare l'entropia. Un singolare libro d'amore, insieme profondo, lucido e toccante.
Punteggio: 893
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/01/2024

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