Un colpo di pistola chiude la vita di un ricco imprenditore tedesco. È un incidente? Un suicidio? Un omicidio? L'esecuzione di una sentenza? E per quale colpa? La risposta vera è un'altra: è una mossa di scacchi. Dietro quel gesto si spalanca un inferno che ha la forma di una scacchiera. Risalendo indietro, mossa per mossa, troveremo due maestri del gioco, opposti in tutto e animati da un odio inesauribile che attraversano gli anni e i cataclismi politici pensando soprattutto ad affilare le proprie armi per sopraffarsi. Che uno dei due sia l'ebreo e l'altro sia stato un ufficiale nazista è solo uno dei vari corollari del teorema.
Yohanan rivlin insegna storia mediorientale all'università di haifa ed è felicemente sposato con haghit, giudice distrettuale, calma e razionale. Da cinque anni, però, rivlin si macera nell'ansia: non riesce a sopportare il dolore del figlio ofer, ripudiato dalla moglie galia, ed è convinto che il divorzio tra i due sia stato causato da un segreto tenuto nascosto. Quando il padre della donna muore improvvisamente, rivlin ne approfitta per riannodare i legami con la famiglia della ex nuora. Iniziano così le sue visite, le sue indagini, di cui haghit e ofer non devono sapere nulla.
'la struttura e lo stile di 'mentre morivo' esercitano un fascino, a volte esasperante, soltanto se il lettore accetta la sfida di mettere in atto tutta la sua disponibilità percettiva. Bisogna cogliere insieme l'assurdo, il comico, il simbolico, l'inconcluso, la ridicolaggine che incombe sulla tragedia, l'enigma, che non si risolve' (alfredo giuliani).
Shannon mcfarland si ritrova mutilata della mascella in seguito a una misteriosa fucilata. Il suo partner, il poliziotto manus, la lascia per mettersi con la bambolona texana evie. Allora shannon, insieme alla principessa brandy alexander, inizia un folle e picaresco viaggio, mossa dall'intento di vendicarsi.
Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale, la morante con questo romanzo ha iniziato il suo lungo percorso letterario. 'o impareggiabile prosapia! Mia madre fu una santa, mio padre un granduca in incognito, mio cugino edoardo un ras dei deserti d'oltretomba e mia zia concetta una profetessa regina. Si fissarono così, in solenni aspetti a me familiari, le maschere delle mie futili tragedie. ' . Così assediata da tali 'magnifiche' ombre, l'io narrante di menzogna e sortilegio s'incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria.
Siamo nell'italia degli anni settanta. Cristiano è un adolescente alle prese con i normali problemi della sua età: non eccelle nello studio, è timido con le ragazze, vive con apprensione le tensioni in famiglia. Possiede però un talento: è una piccola promessa del calcio. E questa sua irresistibile vocazione lo spinge a scoprire un mondo per lui nuovo e soprattutto a stringere 'relazioni pericolose' con chi il calcio lo organizza e permette di praticarlo, come i tre fratelli semplici, molto energici e molto comunisti.
Siamo nell'italia degli anni settanta. Cristiano è un adolescente alle prese con i normali problemi della sua età: non eccelle nello studio, è timido con le ragazze, vive con apprensione le tensioni in famiglia. Possiede però un talento: è una piccola promessa del calcio. E questa sua irresistibile vocazione lo spinge a scoprire un mondo per lui nuovo e soprattutto a stringere 'relazioni pericolose' con chi il calcio lo organizza e permette di praticarlo, come i tre fratelli semplici, molto energici e molto comunisti. Questo romanzo dà vita a un affresco del nostro paese in una delle sue epoche critiche.
Niederdorf, un villaggio nella regione del giura francone. Qui si svolgono le vicende, che attraversano tutta la storia tedesca della prima metà del 900, del giovane fritz zemanek, l'imitatore di corvi. Una figura-simbolo di un'europa che attende di 'cantare' la sua canzone, di inseguire l'emigrare dei suoi uccelli in volo.
Nel 1961 il poeta homero aridijs incontra per strada una povera disgraziata che vende per due lire vecchie cartoline, vecchie immagini di sé giovane, nuda, bellissima. I suoi occhi verde smeraldo brillano ancora e il poeta la riconosce: è carmen mondragon, in arte nahui olin, la più bella donna di città del messico quando a città del messico c'erano le più belle donne del mondo. Negli anni venti e trenta. Negli anni della rivoluzione, di emiliano zapata e di pancho villa. Nel tempo in cui, in nome del popolo e di una libertà che sembrava lì a due passi, un pugno di artisti e di intellettuali scosse dalle fondamenta cultura e politica, creatività e morale di un intero paese. E proprio su questo sfondo che si muove la leggendaria storia di nahui.