Sinossi Libro
«soltanto colui che provò le più grandi sventure è atto a godere le più grandi felicità. »da capolavoro del romanzo popolare a capolavoro del romanzo: la storia della fortuna del «conte di montecristo» si potrebbe condensare nella lenta caduta di un aggettivo. Fin dal suo primo apparire, in quella francia degli anni quaranta dell'ottocento che era il più fervido e convulso laboratorio delle rivoluzioni europee, la storia dell'eroe borghese edmond dantès, eponimo della sfortuna e dell'ingiustizia, che si trasforma in spietato giustiziere, fu accolta dalle migliaia di avidi lettori di feuilleton come la più iperbolica incarnazione dello spirito del tempo. Un successo fulmineo, sancito dall'immediato passaggio all'edizione in volume e da un incredibile numero di ristampe e traduzioni. Ma fin da subito, quell'aggettivo,