Sinossi Libro
Culicchia scrive un romanzo che racconta e riflette su amore, fallimento, ossessione, e sul rapporto tra padri e figli. Sulla nostalgia di ciò che è passato e non tornerà più e di ciò che non è mai accaduto, di ciò che non siamo riusciti a far accadere. E allora come si colmano i vuoti da noi stessi creati? Che cosa significa fallire? Cari figli miei, il male che un uomo fa vive oltre di lui. Il bene sovente rimane sepolto con le sue ossa. Quando leggerete queste mie righe non ci sarò più. La mia sola speranza è che da morto avrò modo di starvi vicino, più di quanto non mi sia riuscito in vita giulio, trent'anni superati da poco, viene raggiunto dalla notizia della morte del padre. Famoso direttore d'orchestra, si era trasferito anni prima a berlino, dove era stato nominato direttore della filarmonica. Ossessionato dall'esecuzione della nona sinfonia diretta da furtwängler nel 1942 per il compleanno di hitler, aveva costretto l'orchestra a migliaia di prove estenuanti per ripeterla identica. La rivolta dei musicisti e l'accusa di nazismo che ne era seguita avevano troncato la sua carriera. Sullo sfondo di una berlino in costante mutazione, giulio intraprende il suo viaggio per raccogliere i pezzi della vita di quel padre scomparso improvvisamente e che aveva visto così poco dopo che aveva lasciato la madre e lui e suo fratello ancora bambini. Tocca a giulio occuparsi di tutto e, nell'appartamento berlinese, tra gli oggetti, i libri e i file personali, quella che piano piano prende forma davanti ai suoi occhi è una nuova immagine del padre, una nuova storia.