Sinossi Libro
«un libro che non è esagerato definire memorabile. Una storia avvincente, scritta benissimo. » - fabrizio roncone, io donna-corriere della sera «melis è abilissimo a depistarci. Per poi riportarci al vero colpevole, inaspettato, proprio perché gli indizi erano sotto i nostri occhi ma non volevamo vederli» - francesca frediani, d-la repubblica «hans tuzzi, conoscitore autentico, usa la struttura del giallo montandoci sopra un romanzo clamoroso, letterariamente tosto. Gli altri romanzi sull'arte sono accrocchi da mestieranti, questo è vera scrittura» - flaminio gualdoni, il giornale dell'arte «questo libro è un gioiello. Pagine di alta letteratura e quanta suspense. » - giovanni pecchiano, il sole 24 ore che cosa è vero? Che cosa è falso? Domande che in questa nuova indagine il commissario melis si ripete con insistenza. Dopo aver assistito casualmente alla conversazione di una coppia di mezza età, si è ritrovato di fronte all'uomo, cadavere, in obitorio. Omicidio? E, se sì, che c'era di falso nell'ordinata vita di walter cenzatti, restauratore, per causare una morte così violenta? E ancora: è vero che leone maggi era un falsario, ma è proprio vero che è stato ucciso per questo? E, passando dal pubblico al privato, è vero che la sua compagna, fiorenza, sta attraversando un brutto momento sul lavoro, ma non sarà che anche il loro rapporto è un po' stanco? E non è affatto falso, invece, dire che quella giovane restauratrice conosciuta durante l'inchiesta. Hans tuzzi ci regala una nuova inchiesta del commissario melis, un romanzo corale che va oltre l'etichetta del genere, dove le vicende pubbliche e private dei numerosi personaggi si intrecciano restituendo uno spaccato della milano della metà degli anni ottanta.