Il più lungo sentiero del mondo, l'appalachian trail, corre per 2. 200 miglia lungo la costa orientale degli stati uniti, dalla georgia al maine, attraverso uno dei più stupefacenti paesaggi americani. All'età di 44 anni l'autore, in compagnia di un amico obeso, decide di affrontarlo, pur essendo del tutto inpreparato all'impresa. Tra incontri con animali selvatici, deviazioni catastrofiche, scomodità e privazioni di ogni tipo (e qualche rischio), il viaggio si svolge così all'insegna di una divertita incoscienza e di una sincera fascinazione per la natura.
Questo romanzo di massimo carlotto - terzo della serie dell'alligatore racconta dall'interno le trasformazioni del panorama criminale del nostro paese, i mezzi e le strategie dei soggetti di questa battaglia sanguinosa che si svolge sotto i nostri occhi. Si parla della mafia del brenta, della mafia russa, della nuova criminalità albanese, dell'uso spregiudicato dei criminali pentiti da parte della magistratura. L'alligatore è entrato nel mondo degli investigatori e della giustizia dalla porta di servizio (la galera). Usa mezzi illegali, lavora assieme a un contrabbandiere piuttosto violento e a un reduce (però sempre in gamba) della controinformazione degli anni settanta. Ma il suo obiettivo resta sempre alto: la giustizia.
Aggressivo, cinico, selvaggio, eppure stranamente inquietante: tale appare pozdnyšev agli occasionali compagni di viaggio che in una notte di primavera, nella penombra di un treno in corsa nella campagna russa, ascoltano sbigottiti la sua torbida storia di uxoricida. Quella di pozdnyšev è ben più di una confessione: è un'analisi impietosa del matrimonio, della condizione della donna, della gelosia e dell'amore. Le sue tesi rivelano verità crudeli, dissolvendo i miti tradizionali della famiglia e della felicità coniugale. Qual è la realtà del matrimonio borghese? Esiste in esso la possibilità dell'amore? Che rapporto c'è fra cultura e natura? Interrogativi che percorrono tutta l'opera di tolstoj, ma che solo nella 'sonata a kreutzer' vengono espressi in forma tanto esasperata da sfociare nel nichilismo.
È sufficiente una lettera per spiegare il desiderio di fuga, dopo anni di costanza e di impegno, da un matrimonio con un uomo certamente affascinante, ma irrimediabilmente donnaiolo ed egoista? La trentottenne penelope dà inizio a un grande cambiamento esistenziale proprio scrivendo una lettera ad andrea, marito e padre dei suoi tre figli. E con quella lettera lo lascia con il carico non lieve della famiglia e quello, ancora più pesante, delle sue inadempienze coniugali sulle quali è costretto a riflettere. Ma per entrambi è l'occasione per fare un bilancio delle rispettive esistenze, per guardare dentro se stessi con spietata sincerità e rivivere il proprio passato, cercando di capire la cause di tante scelte sbagliate.
Eliza, la protagonista del romanzo, viene abbandonata ancora neonata sulla soglia di casa di tre fratellli inglesi - jeremy, john e rose - da tempo trasferitisi a valparaiso, che decidono di adottarla. La giovane rose impartisce una perfetta educazione anglosassone a eliza, nella speranza di offrirle un sereno futuro, coronato da un buon matrimonio. Ma la ragazza si innamora perdutamente di joaquin andieta, un giovane scapestrato, anch'egli figlio illegittimo. Alla notizia che in california è stato scoperto l'oro, joaquin decide di salpare in cerca di fortuna. Eliza decide quindi di seguire joaquin, imbarcandosi clandestinamente su una nave diretta a san francisco.
Il romanzo narra le vicende del giovane mccourt giunto in america con l'intenzione di riscattare l'infelice infanzia irlandese, raccontata nelle 'ceneri di angela'. La scena è quella di new york nel secondo dopoguerra. Una new york proletaria, dove fra case di mattoni rossi, pub di emigrati irlandesi e banchine ingombre di merci, con la quinta di manhattan lontana ed irraggiungibile, frankie si trova a percorrere, passo dopo passo, un faticossisimo apprendistato. Inserviente in un grande e lussuoso albergo, militare durante la guerra di corea, scaricatore di porto, e infine insegnante, in aule e fra scolaresche che ricordano piuttosto da vicino le rumorose classi di limerick.
Mentre si trova bloccato in fin di vita in una baita d'alta montagna, uno studioso dell'antica civiltà sumera viene salvato dall'inattesa quanto provvidenziale visita di un misterioso, bellissimo giovane che dice di chiamarsi azriel e di essere un demone con una lunga e struggente storia da raccontare. Azriel è lo spirito di un giovane ebreo babilonese che per amore verso il suo popolo prigioniero in mesopotamia è caduto in un inganno ordito da sacerdoti pagani e negromanti, i quali gli hanno strappato l'anima e ne hanno fatto un demone in balia del mago che di volta in volta possiede le ossa delle sue spoglie mortali. Dalla babilonia dei mille dèi alla parigi di fine ottocento, all'asia minore a new york, il viaggio di azriel volge al termine.
In una gelida notte di marzo, in una chiesa di montréal, tempe brennan, antropologa forense, deve identificare i resti di una suora morta alla fine dell'800. In un incendio doloso trovano la morte due gemelli di quattro mesi. Il cadavere di una giovane donna che si era unita a una setta religiosa viene ritrovato in condizioni indicibili. Forse sono tutti eventi separati. Ma forse c'è un terribile filo di sangue che li lega tra loro.
Il romanzo, attraverso la storia dell'ultimo discendente della dinastia imperiale ottomana, ripercorre gli eventi storici che hanno segnato la politica del medio oriente dalla caduta dell'impero ottomano fino alla nascita dello stato d'israele e alla guerra civile in libano. Ossyan, principe ottomano, nato da una famiglia intollerante nei confronti delle divisioni etniche, si ritrova eroe della resistenza francese. Mentre lotta per liberare la francia dai nazisti, conosce clara, un'ebrea di cui si innamora perdutamente. Insieme a lei vive la sua vera rivoluzione: lui, musulmano, sposa un'ebrea proprio quando il mondo intero è rassegnato a vedere arabi ed ebrei ammazzarsi tra loro.