Agli inizi degli anni '70, roger w. Wescott, allora professore ordinario di antropologia alla drew university nel medison, scosse la comunità accademica con un lavoro editoriale in cui si sosteneva che la nostra evoluzione fosse legata a processi di domesticazione. In quel suo saggio «the divine animal» lo studioso ipotizzava che antichi colonizzatori del nostro pianeta avessero effettuato pressioni selettive sugli ominidi, guidando nel tempo l'evoluzione umana, sia biologica che culturale. A distanza di quasi 50 anni da quel primo studio, gli autori mauro biglino e pietro buffa tornano sul tema alla luce di conoscenze più moderne e dati più aggiornati che provengono sia dal mondo scientifico che dall'analisi degli antichi testi sulle origini.
A partire dall'origine del cosmo, l'astrofisico hawking spiega la relatività e la meccanica quantistica, le ipotesi sulla vera forma del tempo e dello spazio, la non lontana possibilità di navigare nel tempo, rispondendo alle grandi questioni circa l'origine della vita, la sua presenza in universi a noi sconosciuti, il suo futuro e quello della ricerca scientifica. Il libro è ricco di illustrazioni che aiutano a chiarire meglio i concetti presentati e si rivolge a chiunque voglia capire l'universo in cui viviamo, trasmettendo l'entusiasmo dello scienziato che, giorno dopo giorno, insegue e scopre i segreti del cosmo.
Il giorno in cui, per la prima volta, parlarono a domenico quirico del califfato fu un pomeriggio, un pomeriggio di battaglia ad al-quesser, in siria. Domenico quirico era prigioniero degli uomini di jabhat al-nusra, al-qaida in terra siriana. Abu omar, il capo del drappello jihadista, fu categorico:
La divinità spiritualmente intesa non è presente nell''antico testamento. In particolare nella bibbia non c''è dio e non c''è culto rivolto a dio. Ecco perché il titolo afferma che la bibbia non è un libro sacro. Chi è intervenuto nei secoli modificando la bibbia? Siamo vittime di un grande inganno? Leggendo questo libro e in merito alla bibbia verificherai molte cose tra cui: abbiamo solo una delle bibbie possibili - non sappiamo nulla su chi e quando l''ha scritta - ci è stata nascosta la vera natura dell''albero della vita - noi siamo degli ogm - dio si stanca, si sporca e ha fame - 11 libri biblici sono ufficialmente scomparsi - la creazione dell''uomo intesa come atto divino è falsa - il peccato originale è solo una favola - il dio biblico non era il padre di gesù - come si costruisce una religione.
La storia vera del disastro che ha sconvolto il mondo, un racconto affascinante ed esaustivo che ha il ritmo incalzante di un romanzo. Tutti gli elementi necessari a capire cosa accadde, cosa significò e cosa significa chernobyl oggi: i dettagli tecnici, le storie umane, gli aspetti politici ed economici e il modo in cui venne gestito il disastro nucleare. Un viaggio nel luogo e nel tempo in cui tutto ebbe inizio e tutto cambiò. «una favolosa combinazione tra la cronaca di un viaggio, il racconto storico e il documento scientifico. Imprescindibile. Comprate questo libro» - craig mazin, autore della serie chernobyl all'alba del 26 aprile 1986, all'01:23:40, aleksandr akimov preme l'interruttore per l'arresto di emergenza del quarto reattore nucleare di chernobyl. Quel gesto costringe alla permanente evacuazione di una città e sancisce l'inizio di un disastro nucleare che ha segnato la storia del mondo e il destino dell'unione sovietica. Seguiranno decenni di storie contraddittorie, esagerate e inesatte. Questo libro, il risultato di cinque anni di ricerca, è un resoconto accessibile e completo su quel che accadde realmente. Dalla disperata lotta per evitare che il nucleo di un reattore in fiamme irradiasse l'europa, al sacrificio e all'eroismo degli uomini che raggiunsero le zone colpite da un tale livello di radiazioni che gli strumenti non riuscivano nemmeno a registrarlo, fino alla verità sui leggendari 'liquidatori di chernobyl', passando dal processo portato a termine dall'urss e dalle relative bugie. La narrazione storica si alterna al racconto del viaggio dell'autore nella città ucraina di pripyat, ancora abbandonata, e nell'estesa zona di esclusione di chernobyl. Un reportage completo che comprende fotografie dell'attuale paesaggio di pripyat, che si legge come un romanzo.
Non è un caso se vediamo rosso, diventiamo verdi di paura, blu di collera o bianchi come un lenzuolo. I colori veicolano tabù e pregiudizi ai quali obbediamo senza rendercene conto, e possiedono significati nascosti che influenzano il nostro ambiente, i nostri comportamenti, il nostro linguaggio e il nostro immaginario. La loro storia, ricchissima e sorprendente, racconta l'evoluzione delle mentalità, degli usi e delle società, intrecciando arte, politica, religione, psicologia, sociologia. Con una narrazione brillante e ricca di aneddoti e curiosità, michel pastoureau guida il lettore in un affascinante ed erudito excursus alla ricerca di significati, applicazioni, implicazioni dei colori, per riuscire a districarsi nel labirinto simbolico delle tinte.
L'immagine è tutto. Anche troppo. Dopo anni, anzi decenni, passati a inseguire falsi bisogni (e vere etichette) le nuove generazioni stanno impadronendosi di una nuova consapevolezza: la vita è fatta di sostanza, non solo di apparenza. Anche perché dietro l'industria dei 'marchi' e delle 'firme', si cela una società occidentale che non esita ad applicare, nei confronti del terzo mondo, politiche di sfruttamento economico e individuale degne di un capitalismo orientato più all'ottocento che al terzo millennio. Con questo libro naomi klein raccoglie, spiega e analizza le ragioni della nuova contestazione, fornendo allo stesso tempo una denuncia dettagliata delle contraddizioni della nuova economia globale.
• perché ci muoviamo• perché si muovono loro• perché arrivano in questo modo• perché proprio qui? E per fare cosa? • perché la diversità ci fa paura. E ci attraeuna cosa da fare (da cui discendono tutte le altre)
• perché ci muoviamo• perché si muovono loro• perché arrivano in questo modo• perché proprio qui? E per fare cosa? • perché la diversità ci fa paura. E ci attraeuna cosa da fare (da cui discendono tutte le altre)