Sinossi Libro
Venezia, 1756. Sul palcoscenico del teatro san luca qualcuno ha allestito una macabra rappresentazione: un giovane e brillante attore è stato ucciso, inchiodato a una croce, e sul suo petto sono stati tracciati alcuni versi inquietanti. Forse si tratta soltanto di un'atroce vendetta, ma il doge legge in quel delitto l'ultimo e il più allarmante segno di un potere occulto che mira a serrare il cuore stesso della repubblica in una stretta mortale, un potere che deve essere fermato con qualsiasi mezzo, lecito o illecito. Spia, giocatore, spadaccino, violinista, donnaiolo, pietro viravolta sa muoversi come pochi altri nei meandri della raffinata e libertina società veneziana. Ha tuttavia commesso l'errore fatale di sedurre anna, la sposa del suo protettore, e quell'insolenza lo ha condotto ai piombi, prigioniero nella cella accanto a giacomo casanova. Pietro è disposto a tutto pur di riconquistare il suo bene più prezioso - la libertà -, persino ad accettare l'incarico di condurre un'indagine sul delitto del teatro san luca. Seguendo piste oscure e tortuose come le calli di venezia, parlando con cortigiane e prelati, con gentiluomini e truffatori, pietro comprende ben presto l'agghiacciante verità: l'assassino sta punendo le sue vittime con gli stessi tormenti infernali immaginati da dante nella divina commedia.