Sinossi Libro
Domenico starnone ci inchioda ancora una volta col sorriso all'egoistica e generosa furia del nostro attaccamento alla vita. «'scherzetto' non è soltanto una partita che si segue come un match di tennis guardando ogni volta dove va a finire il punto tra il nonno e il nipote, tra la vecchiaia e l'infanzia, tra il passato che scolora e il futuro che mostra i muscoli. È un altro salto nei vuoti e nei pieni dei legami famigliari, nella materia pulsante e nei 'lacci' di cui è fatta la vita. » – cristina taglietti, la lettura del corriere della sera immaginatevi un duello. A fronteggiarsi ci sono due maschi, sangue dello stesso sangue. Il più alto ha superato i settant'anni, è un noto illustratore, vive da molto tempo in assoluta solitudine. Il più piccolo è una peste di quattro anni che parla come un libro stampato: un nipote visto sì e no due volte, affidato alle cure del nonno per tre giorni interi. I genitori del piccolo mario devono partire per un convegno, o forse semplicemente prendersi il tempo per capire se il loro matrimonio è arrivato al capolinea. Perciò il bambino viene lasciato alle cure di un nonno praticamente sconosciuto, un vecchio illustratore, burbero e affaccendato, che vive da molti anni a milano. Tra quattro mura e un balcone, nell'arco di settantadue ore si svolge questo racconto affilato, il perfido e divertente scontro tra un nonno stanco e distratto e un piccolo gendarme petulante e vitalissimo. Nella partita che si gioca fra loro, tra alleanze, rivalità e giochi non sempre divertenti, è la vita che si specchia in tutte le sue forme: la vita trascorsa e quella in potenza, la vita dura e beffarda di napoli che riaccoglie l'uomo dopo tanti anni, la vita della casa che sembra risvegliarsi piano piano, piena di echi e di fantasmi.