Sinossi Libro
«finora inedito in italia, 'il macellaio' di sándor márai (1928) svela come un uomo senza qualità con istinti sadici si trasforma nel soldato perfetto. Un noir politico che ci fa riflettere» - robinson «resta il merito di sándor márai che al debutto affronta di petto un passaggio d'epoca tanto atroce e perturbante» - franco marcoaldi, il venerdì otto, il protagonista di questo racconto che segnò l'esordio letterario di márai, è un formidabile, agghiacciante esempio di abiezione spontanea, naturale e ragionevole: uccidere animali in un mattatoio o soldati nemici in guerra non fa una grande differenza per lui, anzi corrisponde a una sorta di vocazione. Che si manifesterà in seguito in una forma brutale. Anticipando la figura di moosbrugger, il memorabile criminale dell'uomo senza qualità di musil, márai ha saputo concentrare in un personaggio l'incontenibile sommovimento psichico che condusse alla prima guerra mondiale e devastò gli anni successivi. Ma racconta tutto questo con la pacatezza, lo scrupolo e la concisione di un cronista – come qualcosa che appartiene a una nuova, terrificante normalità.