Sinossi Libro
Terzo romanzo di hardy, fu il primo che lo scrittore pubblicò a nome suo: una grande storia sulla gelosia e sui dubbi del cuore da uno dei massimi esponenti della letteratura vittoriana. «nessuno mi ha più insegnato niente da quando è morto thomas hardy» - ezra pound «È innegabile l'abilità di hardy – l'abilità del vero romanziere – di farci credere che i suoi personaggi siano persone come noi, guidate dalle proprie passioni e idiosincrasie; al contempo – e questo è il dono del poeta – in loro vi è un qualcosa di simbolico che ci accomuna tutti» - virginia woolf «credo di capire la differenza tra me e te… forse tra gli uomini e le donne, in genere. Io mi contento di costruire la felicità su qualsiasi bene accidentale mi si possa presentare a portata di mano, tu vuoi creare un mondo che si adegui alla tua felicità». La bellissima e volubile elfride, orfana di madre e unica figlia del pastore swancourt, si innamora di stephen smith, giovane architetto di londra erroneamente ritenuto di nobili origini. Poi, quando questi per poterla sposare accetta un incarico in india, elfride conosce l'affascinante e maturo henry knight, antico mentore di stephen; ben presto knight, come già era accaduto al suo pupillo, perde la testa per la fanciulla. Elfride, divisa tra la promessa di fedeltà a stephen e la nuova passione per knight, infine accetta la proposta di matrimonio di quest'ultimo. Ma ancora una volta le cose non vanno come immaginato: una presenza oscura dal passato di elfride insinua in knight il tarlo del sospetto sull'onestà della sua futura sposa e il fidanzamento è sciolto. Smith e knight si incontreranno casualmente qualche anno più tardi, entrambi si scopriranno ancora innamorati di elfride, ma ormai sarà troppo tardi.